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EUROPA LEAGUE: TESTA E CUORE E LA ROMA CONQUISTA LA FINALE

AG.RF.(redazione).19.05.2023

Bayer Leverkusen – Roma 0 a 0 – una gara di sofferenza per i giallorossi ( e i tifosi…) che conquistano la seconda finale con Mourinho

“riverflash” – Ci sarà un motivo se lo chiamano “Special One”, ci sarà un motivo se i tifosi romanisti lo adorano, ci sarà un motivo se i giallorossi sono un gruppo splendido che lotta in campo con orgoglio e voglia di vincere: l’ immensa gioia che Mourinho ha regalato ieri sera ai suoi giocatori e ai supporters giallorossi (e non solo…), riporta a lui, al “bollito”, quello a volte ingiustamente criticato che, nonostante tutto, è andato avanti a testa alta, con le sue idee spesso contestate, che ha riportato un entusiasmo a Roma che risale ai tempi dello scudetto e restituito vitalità e orgoglio e successo, a quella che oggi si può definire una “squadra” nel senso vero della parola. Mou l’aveva detto nel pre-partita: “Voglio la finale per i ragazzi e per i tifosi che sono straordinari, è un onore lavorare con la squadra, non penso alla Champions, vogliamo la coppa anche se sarà durissima”. La Roma dunque, è meritatamente in finale di Europa League, grazie allo 0 a 0 di ieri sera contro il Bayer Levekusen, visto che aveva vinto per 1 a 0 (gol di Bove), il match di andata all’Olimpico. Raccontare la partita di ieri sera, diventa difficile: abbiamo assistito ad una squadra “eroica” che, nonostante sia falcidiata dagli infortuni, ha resistito ai tedeschi con tutto quello che aveva: orgoglio, determinazione, cuore e anima, senza mollare mai e ora è attesa dall’ultimo importante passaggio per raggiunger un obiettivo che avrebbe del “miracoloso”: il 31 maggio infatti, la Roma affronterà il Siviglia a Budapest per provare a portare la Coppa in Italia. Gli 11 scesi in campo ieri sera, sono gli stessi dell’andata: Abraham e Belotti, Celik e Spinazzola sulle fasce, Cristante in difesa, affiancato da Mancini e Ibañez, con Dybala, Smalling e Wjinaldum (abili e arruolati), in panchina. Il Bayern sa che deve attaccare e inzia da subito, con la Roma compatta che si difende: gli avversari ci provano ma non riescono a sfondare il muro della difesa giallorossa. La prima parte della gara è molto fisica, la Roma non riesce a ripartire, Mourinho soffre in panchina: al 33esimo Spinazzola accusa un affaticamento muscolare e viene sostituito da Zalewsky e il primo tempo si conclude a rete inviolate. Inizia il secondo tempo: il mister giallorosso lascia Belotti negli spogliatoi e manda in campo Wjinaldum e i giallorossi sembrano organizzati meglio anche se non riescono ad uscire dalla loro area, mentre il Leverkusen attacca con tutto quello che ha e ha in campo 4 attaccanti per provare il tutto per tutto; Spinazzola, Mancini e Celik hanno evidenti problemi fisici ma resistono: entra Smalling e subito dopo Xabi Alonso inserisce Hlozek, il quinto attaccante . Il finale è un assedio senza precedenti ma la Roma lotta e resiste, nonostante i problemi fisici in campo e nostante tutto, mostra la forza e l’orgoglio di potercela fare: gli ultimi minuti (8 di recupero che sono diventati 9…) come sempre vietati ai “deboli di cuore”, ma i giallorossi si portano a casa la seconda finale consecutiva di Europa League, targata Mourinho. E dopo i festeggiamenti della squadra negli spogliatoi, insieme al loro “grande condottiero”, la Roma ora si appresta ad affrontare lo scoglio pù grande contro il Siviglia; serve un’altra grande impresa.. e con Mou in panchina, nulla diventa impossibile.

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