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EUROPA LEAGUE: I “SOLITI” 5 MINUTI DI BLACKOUT E LA ROMA PAREGGIA UNA PARTITA GIA’ VINTA

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AG.RF (Maura Peripoli).21.10.2016

“riverflash” – Ecco come complicarsi la vita. La “solita” Roma e il solito” blackout”. una doccia fredda per coloro che avevano creduto nella “svolta”, quella che finalmente avrebbe reso la squadra competitiva e vincente dopo le ultime, ottime, prestazioni contro Inter e Napoli. Ma “con la Roma non stai mai tranquillo”, commentavano, giustamente, ieri sera un gruppo di tifosi, uscendo dallo stadio Olimpico, dopo che i giallorossi, grazie ad una “momentanea” perdita di memoria… hanno pareggiato con l’Austria Vienna, una partita già vinta, che li vedeva in vantaggio per 3 a 1, a 10 minuti dalla fine, partita terminata con il punteggio di 3 a 3. E così gli austriaci sono usciti dal campo gioiosi (come dar loro torto?) e la Roma a testa bassa per la delusione ricevuta, accompagnata anche, da qualche fischio dalle tribune. “Ora non ci dobbiamo fermare, non dobbiamo tornare indietro, dobbiamo dare continuità ai risultati positivi”, aveva dichiarato un fiducioso Spalletti, dopo la convincente vittoria a Napoli, che ha catapultato la Roma al secondo posto in classifica, consacrata da molti come l’antiJuve. Ma mai parlare troppo presto, perchè questa squadra, molto più di tante altre, è in grado di stupire e ribaltare tutto ciò di buono che è stato fatto: e l’ottimo El Sharawi (autore di 2 gol meravigliosi) e un fantastico Florenzi, nulla hanno potuto fare di più per i loro compagni: i giallorossi infatti sono caduti di nuovo “vittime” del balckout, trasformando una partita “facile”, che andava “solo” controllata, in un incubo, che l’ha portata di nuovo a dire: “Dobbiamo rialzarci subito”. “Non so spiegarmi questa distrazione improvvisa- ha dichiarato El Sharawy, dispiaciutissimo per il pareggio – è assurdo, stavamo giocando bene”. “Non esiste prendere gol in due minuti, stavamo giocando bene”, gli fa eco Alessandro Florenzi”: sta di fatto che ieri sera la Roma è riuscita a conquistare un solo punto nella classifica del girone, passando da un possibile primo posto a 7 punti, che avrebbe significato “tranquillità, ad un parimerito a 5 punti con l’Austria Vienna. “C’è stato un calo di tensione, non riesco a farli essere determinati” ha aggiunto uno sconsolato Spalletti ai microfoni di sky… La vogliamo chiamare sufficienza o superficialità, l’atteggiamento con cui la Roma ha sopravvalutato la sua forza? Vogliamo aggiungere che serve un pizzico in più di “modestia e attenzione”, quando le partite si mettono bene e sembrano già vinte facilmente dopo alcuni minuti? Sta di fatto che ora i giallorossi, si trovano ancora una volta a dover “ripartire” e convincere di nuovo, se stessi in primis e poi il pubblico (scettico, appena “convinto” e di nuovo entusiasmato dopo le 2 ultime belle prestazioni contro Inter e Napoli), di essere una grande squadra vincente e convincente, pronta ad ottenere grandi successi….”Puoi anche essere una squadra forte, ma se ti addormenti….”, ha ribadito Nainggolan, dispiaciuto per il risultato….è già… ecco dunque la solita scontata domanda: a che serve essere una squadra forte, se poi non riesci a “mantenere” un rislutato acquisito? La Roma rimane sempre al solito punto…..rimontata in 2 mintui…..ma per diventare una grande squadra serve ben altro…

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