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EUROPA LEAGUE, ROMA BAYERN MONACO 1 A 0 – GOL DI EDOARDO BOVE E L’OLIMPICO ESPLODE

AG.RF.(redazione).12.05.2023

“riverflash” – E’ il minuto 63, l’Olimpico (sold out nemmeno a dirlo) è una bolgia e i tifosi cantano e incitano la squadra dal primo minuto, la partita è bloccata ma arriva il tiro perfetto di Edoardo Bove, un baby romano e romanista, 21 anni, la sua storia tutta da scrivere, che porta avanti la squadra, facendo esplodere l’Olimpico: Roma Bayern Leverkusen finisce 1 a 0 e il primo round della semifinale d’andata è giallorosso. Il ritorno in Germania sarà tra 7 giorni e servirà una super partita (e il cuore forte dei tifosi) per conquistare la finale. E la soddisfazione di Mourinho che lo sta crescendo e plasmando, è enorme: “”Sembra un professionista di 30 anni”, ha commentato a fine partita. La partita disputata ieri dalla Roma, ha ancora una volta il “carattere” di Mourinho: attenta, determinata a non concedere nulla, a non mollare di un centimetro, mentre Dybala e Wjinaldum osservano attenti della panchina. I primi minuti sono da brividi, Il Leverkusen per ben due volte va vicino al gol, prima con Andric, poi con Wirtz (il suo tiro va fuori di un soffio), ma il palleggio degli avversari risulta sterile e non porta frutti perché la Roma chiude tutti gli spazi: i primi 45 minuti risultano noiosi e privi di emozioni. La ripresa si presenta subito diversa, i giallorossi ci provano, sicuramente più del Leverkusen ma i tiri di Celik e Belotti sono da dimenticare. Poi la partita si accende improvvisamente con il gol di Bove che prima costruisce il tiro per Abraham (parato da Hradecky) e poi va a prendersi la giusta ricompensa, siglando sulla ribattuta il vantaggio giallorosso: esplode la gioia in campo e sugli spalti, manca poco alle fine e c’è un piccolo spezzone di partita, anche per Dybala (acclamatissimo) e Wjinaldum, mentre Bove esce dal campo con una standing ovation dei tifosi giallorossi. Ma nell’ottica di “Non ti chiami Roma se non soffri un pò…”, non è mancato il brivido finale: Rui Patricio perde il pallone ma Cristante salva sulla linea il tiro del pareggio di Frimpong.  E finisce così, con la Roma rabberciata, falcidiata dagli infortuni, che festeggia sotto la curva una vittoria pesantissima, che inorgoglisce ancora una volta il suo mister: “Il merito è dei ragazzi, hanno questa mentalità, voglia, empatia, senso di responsabilità per fare felici i tifosi. L’emozione della gente ti fa sentire dentro, anche a me che ho vissuto molte partite. Non è stata una partita facile, è difficile giocare contro loro e rimanere concentrati per 90 minuti. Loro possono ammazzarti quando perdi palla, i ragazzi sono riusciti a vincere questo primo tempo e stasera sono felice”. Ora però, rimane il più difficile ostacolo da superare per accedere alla finale: una partita da disputare in Germania, lontano dall’Olimpico (che per i giallorossi rappresenta sempre il 12esimo giocatore in campo), ancora sicuramente senza Smalling e con Dybala e Wjinaldum non al meglio: tuttavia il “cuore” e la “mentalità” che Mourinho ha costruito in questi due anni faranno sicuramente la differenza.

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