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ESISTE ANCORA LA SCHIAVITU’?

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AG.RF.(Claudio Peretti).03.12.2015

 “riverflash” – Una volta ci si procurava gli schiavi con la forza, con la guerra, e li si costringeva a fare quello che gli schiavisti/padroni volevano: costruire case, palazzi, strade, ponti, piramidi, lavorare in piantagione, servire a casa ecc.

Erano schiavisti gli egizi, i romani, molte altre civiltà dell’antichità e persino gli americani prima della guerra civile. Oggi, a quanto pare, la schiavitù non esiste più, o per lo meno, non esistono più gli schiavi costretti a lavorare costringendoli con la forza fisica, mantenendoli segregati, incatenati, sorvegliati. Oggi non ci sono più quegli schiavi, ce ne sono altri, di altro tipo. Oggi abbiamo scoperto la psicologia, il neuromarketing, abbiamo scoperto i neuroni specchio…. Cosa sono? Sono quella parte del cervello che ci fa essere “empatici”, ossia che ci fa ridere quando gli altri ridono e soffrire quando gli altri soffrono. Oggi sappiamo che la nostra razza è empatica grazie ai neuroni specchio, scoperti da ricercatori italiani. Allora ecco che si sono scatenati gli operatore del marketing, strapagati dalle multinazionali, che ci tempestano di pubblicità in televisione, sui giornali, via internet. Queste pubblicità sono appositamente studiate per “accendere” i nostri neuroni specchio e quindi farci fare tutto quello che “loro” vogliono. Noi non ce ne accorgiamo più, ma tendiamo a desiderare il nuovo modello di cellulare, la nuova auto, come necessità assolute. Per questo lavoriamo, ci prostituiamo, facciamo quello che vogliono i capi, i potenti. E questo non solo per acquistare le ultime novità della telefonia, della moda, delle auto, ma anche per altro… Sapete chi è stato ingaggiato per la campagna presidenziale di del 2008 da Obama? David Plouffe, un esperto di marketing. Ora, per la prossima campagna presidenziale, anche Hillary Clinton ha ingaggiato una serie di esperti di marketing, anzi, di neuro marketing. Cosa significa questo? Che per farci scegliere la Coca Cola, un hamburger di Mac Donald o il futuro presidente degli Stati Uniti ci devono convincere, e cosa c’è di più utile per convincere la gente del neuro marketing? Oggi tutti i nostri pareri politici, le nostre paure sul riscaldamento globale, sulla crisi economica, sulla crisi petrolifera, sono pilotate dai nostri governanti per farci fare e per farci decidere le cose che vogliono loro. E noi, inconsciamente, siamo convinti che le scelte siano nostre, che siamo noi a desiderare quell’auto, quel cellulare, quel brand di scarpe e così via. Il profeta Isaia (11,3) ci ha detto una cosa splendida: “Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire”, ma quanti nostri giudizi sono scevri dal “sentito dire”?

Pensiamoci bene, quindi, quando riteniamo che i tempi moderni e la democrazia ci hanno affrancato dalla schiavitù: oggi i lacci che ci fanno schiavi non sono più catene reali, ma catene psicologiche molto raffinate, studiate e prodotte da professionisti della persuasione, che neppure ci sogniamo di capire. Siamo tutti convinti che quell’auto, quel cellulare, quel computer, quel detersivo, quel profumo, lo abbiamo scelto noi, col nostro libero arbitrio, nulla di più sbagliato: hanno attivato i nostri neuroni specchio con trucchetti studiati in laboratorio e ci hanno convinto, a livello inconscio, che quello che dobbiamo desiderare è proprio quella roba lì, si tratti di cose da comperare o del nuovo capo del governo da eleggere!

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