(***) – AG.RF 14.01.2019
(riverflash) – Escursione etnobotanica a Manduria, cittadina pugliese attenta a riscoprire le risorse spontanee del territorio. Ieri mattina, 13 gennaio, un gruppo guidato da Felice Tanzarella, ha scoperto le erbe che crescono nel parco archeologico messapico, con reperti archeologici più vecchi di Roma. I partecipanti erano più del previsto, tutti attenti a imparare per iniziare a riconoscere e ad utilizzare il patrimonio delle erbe alimurgiche (buone da mangiare) che il territorio salentino offre a costo zero. Un’escursione organizzata dal CEA (Centro Educazione Ambientale) di Manduria e aperta a tutti, per partecipare bastava venire alla chiesetta di Santa Croce. Oltre 50 persone e 3 cani hanno seguito Tanzarella che è salito sui un cumulo di terra non lontano dalla strada. Dalle sue mani uscivano le calendule arancioni, la borraggine (molto usata in Liguria), la rucola selvatica. Queste piante, che spesso calpestiamo selvaggiamente, sono utili in cucina e come farmaci. Se sono spontanee le erbe sono più efficaci. Unica nota stonata il prato dell’escursione che assomiglia troppo a una discarica, con bottiglie vuote e calcinacci. Servirebbe un po’ più di cura, visto che a Manduria ci sono numerose persone interessate a scoprire le risorse naturali del posto.
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