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ESALTAZIONE DELLA DANZA: GIOVANI BALLERINI SI MOSTRANO GIA’ AL MASSIMO LIVELLO

foto-danzadi  Franni (AG.RF 29.07.2014) ore 20:42

(riverflash) – L’entusiasmo scaturito alla partecipazione del Roma Dance Festival non poteva finire peggio: tristezza e delusione di veder passare e dover incamerare nel ricordo delle giornate così intense e trascinanti, esaltanti nel partecipare ed ammirevoli da osservare. Si, perché è forse la prima volta che un Festival, in cui il soggetto trascinante è la Danza, abbraccia così completamente qualsiasi espressione di questa tradizione: dai passi rappresentati da interpreti e da scuole al vertice di quest’arte, a momenti di coinvolgimento collettivo in cui ognuno poteva esprimere la sua carica, sfoggiando le proprie moine con entusiasmo.

   E’ un concetto sociale e politico importante quello di ammirare l’esaltazione dell’Arte, dando spazio alle manifestazioni collettive in cui le tante personalità non si confondono, ma ognuna vive la propria dimensione liberamente ed al massimo dell’entusiasmo.

   In 18 giorni di festa, pensate quanti possono essere stati i Grandi Artisti che si sono esibiti tra gli scroscianti applausi e l’Estasi del Sentimento. Verrebbe da dire che non nominiamo alcuno per non far torto a nessuno, ma sarebbe un peccato non riconoscere la carica emotiva che è stata stimolata e lanciata oltre l’Infinito da tanti ammirevoli interpreti; allora, per tutti quelli che leggeranno ma non troveranno il loro nome citato, chiediamo scusa e confermiamo che non è una trascuratezza dovuta a demerito, ma per carenza di spazio o mia ignoranza nell’essere portato a valutare la scenografia e non il valore artistico-intellettuale: fenomeno che adesso purtroppo capita anche troppo spesso. Chiedo scusa, agli interpreti ed ai lettori.

   Pensare che questo Festival, svoltosi per il terzo anno consecutivo a piazza Conca d’Oro, coordinato e diretto artisticamente da Gaetano Sentina, è stato arricchito da 108 scuole di danza che hanno fatto ammirare tantissimi ballerini a livello eccezionale. E’ interessante che in proposito siano intervenuti anche noti professionisti, la prof.sa Marit Bech, il regista Alek Shedlash, Ambra Persichino, Fabrizio Costa, Thomas Fasciana, Sara Ingrò, poi fermiamoci qua perchè erano molti altri e non c’è spazio; anche perchè sarebbero da citare anche collaboratori non esattamente collegati col mondo della danza ma evitiamo di menzionarli, scusate sarebbe troppo lungo.

   Risulterebbe  grave, però, non citare la serata che ha avuto come centro la tematica “nottate d’Oriente”, in quanto si sono susseguite 32 esibizioni eccezionalmente belle e sensuali in cui tante caposcuola con le relative compagnie hanno affascinato il pubblico in attraenti “danze del ventre”. Indovinata l’introduzione alla fantastica raffinatezza languida e delicata della serata è stata la presenza del presentatore Belaid Laouani, che era vestito in tema; ed anche i tanti e diversi stand, che offrivano ristoro nelle altre serate, che per l’occasione erano allestiti con cous cous ed altre pietanze caratteristiche d’Arabia.

   In apertura lo studio danza Athena ha inaugurato la manifestazione con un balletto ammaliante e trascinante, coordinato dalla coreografa ed insegnante Alena Angellotti. Questa danza di presentazione è stata l’ideale per impostare tutte le 18 serate sul filo della bellezza esaltata all’ennesima potenza, secondo un filo delicato ma trascinante e coinvolgente: è stato eseguito, in via del tutto eccezionale, dal proprietario della scuola Alessandro Sorci e dalla insegnante e coreografa, che ha impostato tutto il balletto inoltrandosi nella corrente del Modern Jazz, Alena Angellotti. El tango de Roxanne, tratto dal film musicale Moulin Rouge, eseguito anche con le altre 5 ballerine della squadra, ha affascinato il pubblico che si è esaltato in un applauso inneggiante. E tanto è stato esatto l’entusiasmo, in quanto, successivamente nella gara tra 40 scuole diverse, la squadra condotta da Alena Angellotti, composta da Eleonora Agnini, Antonietta Antonotti, Naomi Barrillà, Federica La Gioia, Giulia Scuccimarra, ha trionfato nel gruppo seniores riportando il primo premio danzando “nel Fuoco”. Questa bellissima coreografia composta e condotta da Alena Angellotti, rappresenta la nascita di un piccolo fuoco, il divampare delle fiamme che trovano elementi su cui innalzarsi, lo spegnersi lento e progressivo, quasi triste, delle ultime fiamme.

   E questo per parlare del balletto vincitore, sarebbe troppo citarli tutti e 40, ma erano indubbiamente bellissimi e danzati benissimo; tanto da esser certi che la Danza sarà una specialità, tra l’atletico e l’artistico, che sfornerà molti fuoriclasse.

   L’accoppiamento che abbiamo ora fatto, che unisce sport e danza, lo ha evidenziato la maestra Eleonora Boccalari, presidentessa dell’associazione sportiva dilettantistica Mister Mabo, che ha voluto sottolineare che il significato della danza è Amore, nella Cultura e nell’Eleganza: un messaggio splendido che qualifica una specialità che innalza l’Uomo.

   Appare, quindi, evidente che si deve superare la tristezza, in occasione della fine di un Festival pur lungo 18 giorni, ma dobbiamo impegnarci per prepararci a migliorare ancora nell’esecuzione o nella critica, pronti l’anno prossimo ad innalzarci ancora nel Cielo.

   Questo, in effetti, è il senso della dimensione umana: esaltazione nella perfezione sempre più ricercata per poter librarsi, in qualsiasi contesto, al di sopra dell’aére infinito.

   E questa sintetica citazione a Leopardi mi sembra la cosa più opportuna per corroborarci nell’Arte.

 

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