ECONOMIA, LO SPETTRO DELLA GUERRA INFLUISCE SULLE BORSE. RIALZO DEL PETROLIO

AG RF FT 28.08.2013

MILANO (RIVER FLASH)- Lo spettro di un intervento delle forze atlantiche in Siria ha finito con l’affossare, il 27 agosto, la gran parte delle Borse mondiali.
Nonostante l’operazione militare non sia stata ancora delineata, quasi tutti i listini hanno fatto segnare perdite consistenti, in particolare per quanto riguarda i mercati del Golfo.
Milano ha chiuso a -2,34%, dopo una giornata caratterizzata dal segno negativo fin dall’apertura. Male anche le altre piazze europee, cui non sono bastate le rassicurazioni in arrivo dalla Germania, dove la fiducia degli imprenditori, misurata dall’indice Ifo, ha segnato ad agosto 107,5 punti, al di sopra delle previsioni di consenso.
Anche Wall Street ha aperto in ribasso sulle tensioni per il possibile intervento in Siria: l’indice Dow Jones industrial ha segnato una flessione dello 0,65% a 14.849 punti.

Anche le Borse delle monarchie petrolifere del Golfo Persico hanno accusato un forte crollo: Dubai ha perso più del 7%, la peggior perdita dalla crisi finanziaria del 2009 che aveva profondamente colpito l’economia dell’emirato. Inoltre, la Borsa dell’Arabia Saudita, la più grande del mondo arabo, è scesa del 4,12%. Negli Emirati Arabi Uniti quella di Abu Dhabi è andata giù del 2,83% e in Kuwait il crollo è stato del 2,92%.
Il prezzo del petrolio è aumentato del 2%. Il crudo è arrivato a costare 108 dollari al barile.