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ECCO UN’IDEA PER IL FINE SETTIMANA: AD ARICCIA SI STA SVOLGENDO LA SAGRA DELLA PORCHETTA

AG.RF.(redazione),07.09.2019

“riverflash” – La Sagra della Porchetta, alla sua 69esima edizione e inaugurata nella giornata di ieri, continuerà ancora oggi e domani. Si tratta di un evento che fa parte della storia, tradizione e cultura per un piatto destinato fortunatamente a sopravvivere a qualsiasi moda.

Non si può parlare di Ariccia senza parlare della porchetta e non si può pensare alla porchetta senza pensare ad Ariccia. Un matrimonio perfetto quello tra la cittadina dei Castelli Romani e la porchetta, un matrimonio che è sopravvissuto a secoli e guerre, mettendo a punto una ricetta unica al mondo.

Alcune leggende vogliono che Ariccia sia stata fondata ben prima di Roma. E a quei tempi risalirebbe anche la tradizione di cucinare la porchetta o meglio qualcosa di simile. Infatti i Latini, che qui risiedevano, avevano l’usanza di offrire in sacrificio carne di suino per ringraziare gli dei. Da questo momento inizierebbe la storia di una ricetta unica, modificata nel tempo e giunta ad oggi sui nostri piatti come prodotto IGP.

La porchetta è riconoscibile a colpo docchio con la sua forma cilindrica, il suo peso che varia dai 7 ai 45 kg e la sua carne bianca, punteggiata dal marrone delle spezie con cui viene preparata. Sono le spezie e in particolare il rosmarino a donargli anche quel gusto particolare e saporito. Ciò che però più di ogni altra cosa è riconosciuta come la sua caratteristica è la crosta di colore marrone, croccante e profumata.

Ma, come dicono i più anziani, la morte sua è mangiarla in un bel panino con del pane caldo caldo, in modo che la porchetta ravvivi il suo sapore corposo e delicato. Ora però con il pane si può aprire una discussione infinita, ma la tradizione ai Castelli Romani vuole che il panino con la porchetta venga preparato con pane di tipo casareccio, quello che si prepara a Lariano, magari cotto a legna in uno dei forni superstiti alla normativa UE.

Perciò quando si parla di porchetta si parla di tradizione, cultura, gusto e storia. Tutto ciò in un piatto che diventa arte quando la festa della sagra della porchetta di Ariccia apre le strade della cittadina dei Castelli Romani.

La giornata odierna prevede alle 18, la rievocazione storica in costume del Corteo di Cerere. Come di consueto, il corteo uscirà dalla suggestiva dimora barocca di Palazzo Chigi e per la prima volta sfilerà sul ponte di Ariccia, monumentale viadotto costruito verso la metà del XIX secolo. Oltrepassato il ponte, il corteo proseguirà sulla Piazza di Corte per poi transitare lungo corso Garibaldi.

Verrà così ricostruita la processione votiva in onore di Cerere dea del grano con offerte di pane e focacce, tra cui la maza sacra a Giunone Sospita, cereali, frutta, vino e maialini votivi. La dea Cerere e la fanciulla offerente Persefone apriranno il corteo dove al centro presiederà l’immancabile maialino votivo o porchetta. La processione si concluderà a Piazza di Corte con la riproposizione di antichi culti e danza.

Domenica 8 settembre a tarda sera calerà il sipario su questa 69esima sagra della porchetta di Ariccia, ma la porchetta IGP può essere gustata ogni giorno dell’anno nelle storiche fraschette che puntellano i vicoli di questa splendida cittadina dei Castelli Romani.

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