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ECCO LE NUOVE MISURE PER CONTENERE LA DIFFUSIONE DEL CORONAVIRUS

(AG.RF.(redazione).05.08.2020

SCUOLE CHIUSE IN TUTTA ITALIA FINO AL 15 MARZO – CHIUSE ANCHE LE UNIVERSITA’ – STOP A MANIFESTAZIONI SPORTIVE E CONVEGNI – CHIUSI CINEMA E TEATRI – PARTITE DI CALCIO A PORTE CHIUSE

“riverflash” – L’Italia è blindata per tentare di contenere la diffusione del Coronavirus. Il premier Conte ha deciso e firmato il decreto, dopo una riunione durata ore e da oggi quindi  le scuole rimarranno chiuse in tutta Italia, da oggi fino al 15 marzo prossimo. Il provvedimento riguarda anche l’attività didattica nelle università. “Non è stata una decisione semplice – ha commentato il premier”, sulla stessa lunghezza d’onda la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “So che è una decisione di impatto – ha aggiunto – Io come ministro dell’Istruzione spero che i miei alunni tornino al più presto a scuola e mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale a distanza venga fornito a tutti i nostri studenti”. Inoltre il ministero dell’Istruzione ha precisato che sospensione delle lezioni vuol dire che “gli studenti rimarranno a casa, /ma l’accesso alle scuole sarà consentito a dirigenti e personale Ata, ovvero il personale amministrativo, tecnico e ausiliario di istituti e scuole. Nelle zone rosse, invece, i cancelli resteranno chiusi per tutti. Per quanto riguarda le Univeristà, l’attività didattica è sospesa ma gli Atenei continueranno a sviluppare tutte le attività di ricerca e a garantire tutti gli altri servizi agli studenti nel rispetto delle disposizioni del Ministero della Salute”. Per varare queste nuove misura, Conte si è avvalso della collaborazione del comitato tecnico scientifico e del del presidente dell’Iss, Brusaferro, che ha dato il suo contributo per valutare l’ attuale situazione epidemiologica e l’andamento dei contagi. “Occorre mettere in pratica misure ancor più stringenti, – ha ribadito il Presidente del Consiglio – dobbiamo assolutamente contenere e ritardare la diffusione del Covid-19 perché abbiamo un Ssn che, per quanto efficiente, rischia il sovraccarico e non possiamo supplire potenziandolo in breve tempo”. Nel frattempo, la viceministra dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, sta pensando alla tutela dei lavoratori pubblici e privati, a seguito della chiusura delle scuole: “Siamo consapevoli dell’impatto che una misura come la chiusura delle scuole potrà avere sui nuclei familiari e sul Paese, per questo ci stiamo muovendo con la massima celerità e determinazione, per dare la possibilità ad uno dei genitori, di assentarsi dal lavoro, per accudire i figli”. La ministra della famiglia Elena Bonetti si è dimostrata vicina alle difficoltà che le famiglie dovranno affrontare: “Siamo chiamati come Paese a mettere in campo tutte le misure straordinarie necessarie per contenere e rallentare la diffusione del virus. Lo dobbiamo in particolare alle persone che si trovano in situazione di fragilità e sono più esposte a livello sanitario, sappiamo che la chiusura delle scuole comporta la necessità di riorganizzare la vita familiare e per questo ho già proposto misure di sostegno economico per babysitter ed estensione dei congedi parentali”. Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, sono tutte sospese a data da destinarsi: tutte le competizioni sportive calcistiche organizzate dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A si disputeranno a porte chiuse per tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni imposte dal Dpcm 4.03.2020”, cioè fino al 15 marzo, “e, comunque, sino a quando le disposizioni statali non modificheranno le stesse”.  Infine, c’è la sospensione di tutte gli eventi in luoghi chiusi, cinema e teatri che comportano affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro”. E’ in vigore anche il divieto di accompagnare pazienti di permanenza nelle sale di attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salvo specifica indicazione del personale sanitario del triage, oltre la limitazione dell’accesso di parenti e visitatori a strutture quali hospice, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani autosufficienti e non, ai soli casi consentiti dalla direzione sanitaria della struttura, adottando le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

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