Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

ECCO IL PIANO DI OBAMA PER AFFRONTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI: “EMISSIONI RIDOTTE DEL 32% ENTRO IL 2030”

202204598-129ced3e-c02f-4291-8292-e558199febd1

AG.RF.(MP).04.08.2015

 “riverflash” – Evitare le morti premature legate all’emissione di CO2 del 90% e diminuire di 90mila i casi di asma infantile. E’ questo l’obiettivo di Barack Obama in merito all’ambizioso piano per l’ambiente, presentato ieri alla Casa Bianca: “Vogliamo ottenere la leadership nella lotta per il clima”, ha aggiunto il presidente, perché “la più grande minaccia sul nostro futuro, è il clima e se non affrontiamo il problema nel modo giusto, andremo incontro a seri guai”; egli ci ha tenuto anche a precisare che i cambiamenti climatici non riguardano solo il futuro dei nostri figli e nipoti, ma è una realtà odierna, calcolando tutte le tempeste e gli incendi che sono ormai all’ordine del giorno. Ma cosa ci si propone di fare, tramite il piano “Clean Power Plan?” Ridurre  le emissioni di gas serra delle centrali elettriche Usa di quasi un terzo entro 15 anni, facendo maggiore ricorso all’energia eolica e solare e ad altre  fonti rinnovabili. “Si tratta dell’azione più grande che io abbia mai fatto per affrontare i cambiamenti climatici”, Ha aggiunto Obama, che intende però, lasciare ai singoli stati americani, le modalità per affrontarli: “Abbiamo solo un pianeta e non c’è un piano B; le nostre centrali elettriche sono la fonte di un terzo dell’inquinamento da monossido in America”. E quali risultati ci si aspetta? “Ridurre appunto le emissioni di oltre 180mila famiglie americane, entro il 2030 nonché le morti premature del 90% e la riduzione di 90mila casi in meno di asma per i nostri bambini”. Infine il presidente ha ricordato che “Non ci sono mai stati limiti per le emissioni di C02 e per il bene dei nostri figli e di tutti i cittadini, per il bene del pianeta e tutto questo deve cambiare: Siamo la prima generazione che risente dell’impatto del cambiamento climatico e siamo anche l’ultima generazione che può fare qualcosa…”.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*