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E’ MORTO ANTONIO MEGALIZZI, IL GIORNALISTA FERITO MARTEDI’ SERA NELL’ATTENTATO DI STRASBURGO

AG.RF.(redazione).15.12.2018

“riverflash” – Non ce l’ha fatta: Antonio Megalizzi, il giornalista 29enne ferito martedì sera nell’attentato di Strasburgo, è morto. D’altronde le sue condizioni di salute era apparse subito gravissime, aveva un proiettile conficcato alla base del cranio e i medici avevano detto che era inoperabile. Megalizzi aveva raggiunto Strasburgo domenica scorsa per seguire la plenaria del Parlamento europeo per conto di Europhonica, l’emittente radiofonica per cui lavorava, che fa parte al pool delle radio web universitarie di Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Martedì sera era uscito con due colleghe quando è stato colpito da un proiettile sparato da Cherif Chekatt.  “Questa è una tragedia inaccettabile – ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – sono particolarmente vicino al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente ‘Stato islamico”’. Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha chiamato al telefono il padre di Antonio, per esprimere personalmente il suo cordoglio. Il parroco della chiesa Cristo Re di Trento, città natale del giovane, dove la mamma di Antonio è catechista, ha dichiarato: “ La   comunità è scossa per questa tragica notizia. Domani alle 17 torneremo a riunirci in preghiera per la famiglia di Antonio, per la sua mamma, il suo papà e la sorella e per tutte le persone che stanno soffrendo in questo momento. Sarà il nostro modo per far sentire la vicinanza alla famiglia”. Anche l’università di Trento, dove Megalizzi aveva studiato, conseguendo la laurea magistrale in Studi europei e internazionali, ha voluto commentare la sua scomparsa affermando che “la perdita di Antonio, avvenuta a seguito di un atto barbaro e crudele, ha lasciato sgomenti la comunità della Scuola di Studi Internazionali e l’intero Ateneo”. Attualmente, oltre all’uccisione di Cherif Chekatt, la polizia sta indagando per capire se avesse dei complici o se si sia trattato di un’azione solitaria e al momento, 7 persone sono in stato di fermo, in relazione ai fatti di Strasburgo e i servizi di intelligence francesi, stanno verificando l’attendibilità del messaggio di rivendicazione dello Stato Islamico.

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