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I DUE LITIGANTI SMETTONO DI LITIGARE PER NON FAR GODERE IL TERZO

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AG.RF.(Claudio Peretti).19.03.2017

 “riverflash” – Avete capito di che si parla? Ma è semplice, qui si parla di PD, di Forza Italia e del Movimento 5 Stelle.. Fino a pochi mesi fa il PD e FI litigavano a più non posso su ogni argomento: ora che si avvicinano le elezioni politiche e che il M5S rischia di vincerle, i due partiti contrapposti si strizzano l’occhiolino. Già, ora quelli del PD parlano quasi bene di Berlusconi e, molto probabilmente, grazie ad una sentenza che sarà elargita ad hoc da parte della Corte di Giustizia Europea, gli sarà possibile partecipare alle elezioni. Perché questo? Ma è chiaro, se Berlusconi non potesse essere votato, molto probabilmente quelli cui è stata tolta la preferenza elettiva, potrebbero buttarsi sul M5S, e questo non va  bene per niente. Per il PD è meglio avere un avversario noto, piuttosto che uno nuovo ed imprevedibile come il M5S. In fondo che differenza c’è fra FI ed il PD? A parte le persone che fanno parte di questi partiti, a ben guardare, dal punto di vista della politica economica, del lavoro e della politica estera, non c’è nessuna differenza o, se c’è, io questa differenza ideologica non l’ho mai capita. Qualcuno di noi ricorda la contrapposizione ideologica fra il vecchio PC e la vecchia DC. Allora si che si capiva cosa voleva un partito e cosa voleva il suo avversario! Oggi, a parte la contrapposizione vera, che è quella del M5S, non si capisce affatto la differenza ideologica fra PD e FI. Questa connivenza è perfettamente rappresentata dal partito di Alfano, il Nuovo Centro Destra, un partito che si proclama di destra ma che governa tranquillamente con la sinistra… E chi non riesce ad immaginare che, magari questa fuoriuscita di Alfano da FI non sia stata benedetta anche da Berlusconi, proprio allo scopo, allora, di evitare elezioni che avrebbero portato alla sconfitta sia di FI che del PD?

Morale.

Per evitare di lasciar vincere il M5S alle prossime elezioni, i partiti convenzionali mettono in campo queste strategie:

  1. procrastinare al massimo le elezioni sperando che, nel frattempo, fra distribuzione gratuita di fango, calunnie e vari errori di inesperienza da parte del M5S, la gente torni a votare i soliti ladri,

  2. riabilitare Berlusconi per permettere ai vecchi nostalgici di avere qualcuno da votare che non sia il M5S

  3. dare comunque, durante i talk show televisivi, un’idea di lotta fra i due contendenti, PD e FI, ( senza rendersi conto che poi i due si fanno comunque vedere alleati nella lotta al M5S).

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