AG.RF.(MP).23.10.2016
“riverflash” – Hanno tra 18 e 34 anni e ancora vivono in casa con mamma o papà: è questo l’identikit dei giovani che non vivono in una casa propria, quasi sempre per motivi economici, (anche se una parte di essi preferisce le comodità di casa), secondo i dati di Eurostat e la maggior parte di essi, sono europei. Ma quanti sono? In Italia, sono circa il 67 per cento e il trend cresce di anno in anno, forse per colpa della crisi o forse a causa di una particolare “tipologia” di cultura tutta italiana. Tra coloro che vivono a casa, solo il 20% si dichiara disoccupato (dato sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni), mentre il 25% ha un lavoro a tempo indeterminato, ma preferisce comunque le comodità di casa. In assoluto il 42% dei “mammoni” è rappresentato dagli studenti.
L’Italia si conferma al top nell’Unione europea (dietro solo alla Slovacchia) con quasi 20 punti di differenza rispetto al 47,9% che è la media europea. E il divario cresce ancora nella fascia tra i 25 e i 34 anni (quella nella quale si sono terminati gli studi e si dovrebbe cominciare a lavorare): in questa fascia i giovani a casa con mamma passano dal 48,4% del 2014 al 50,6% (e ra al 44% nel 2011), a fronte del 28,7% in Ue e del 3,7% in Danimarca (nonché 3,9% della Svezia).
A casa, stanno dunque, il 94,5% dei ragazzi tra 18 e 24 anni . Se si guarda alla fascia dei più giovani (18-24 anni) vive in casa il 94,5% del totale (79,1% in Ue) mentre tra i 20 e i 24 anni la percentuale scende al 93% (è al 59,8% in Francia). Sono mammoni soprattutto i maschi con il 73,6% del totale tra i 18 e i 34 anni (quasi 3 su 4), in crescita dal 71,8% del 2014. Ma non tutti quelli che restano a casa con i genitori lo fanno in assenza di un’occupazione: il 40,3% di quelli che vivono con i genitori in questa fascia di età – rileva Eurostat – lavora full time mentre il 18,8% si dichiara ancora studente e il 24,3% si dice disoccupato.
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