AG.RF.(MP).02.01.2015
“riverflash” – Asl, ospedali, Procure e Forze dell’Ordine, saranno impegnate tutte insieme per tutelare i più deboli e così a sostegno di donne, anziani, bambini e portatori di handicap, è in arrivo il “codice rosa bianca” . Di cosa si tratta? E’ un progetto già avviato dalla Asl di Grosseto in via sperimentale, una specie di intervento anti-violenza che diventerà operativo in tutte le Aziende Sanitarie d’Italia. Tutto partirà dai Pronto Soccorso delle varie città: quando arriverà una segnalazione alle Forze dell’Ordine o ai consultori Anti-violenza, già si saprà che si tratta di vittime di abusi e così, grazie al protocollo firmato dalla Fiaso (Federazione Asl e Ospedali), ci sarà ora, un gruppo di persone, formato da medici, sanitari, Forze dell’ordine, volontari, psicologi e assistenti sociali, pronti ad aiutare appunto, tutte le vittime di abusi o episodi di violenza. Tutto ciò avverrà attraverso un centrale unica che permetterà di convogliare le informazioni al pronto soccorso. Questo nuovo servizio, che è già operativo nella città di Grosseto, che in pochi anni è riuscita a far emergere la violenza sulle persone fragili, passando a 450 segnalazioni di violenza sessuale e domestica l’anno, contro gli appena due casi in tre anni segnalati prima del 2009, verrà esteso progressivamente a tutte le città italiane.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..