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DIVIETO DI TENERE I CANI A CATENA NEL REGOLAMENTO COMUNALE DI CASIER (TREVISO)

AG.RF  01.12.2013

(riverflash) – A Casier, comune veneto in provincia di Treviso, è vietato avere comportamenti lesivi della dignità degli animali. Nel nuovo «Regolamento per la Tutela e il Benessere degli Animali» sono contenute norme innovative, come il divieto di detenere i cani a catena.

Con deliberazione numero 24 del 26 giugno 2013, il Consiglio Comunale di Casier ha approvato le modifiche al “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali”, sostituendo in parte quello precedente in vigore dal 7 marzo 2007.
Tra le previsioni inserite ex novo, l’Amministrazione trevigiana ha introdotto il divieto di detenzione dei cani a catena (articolo 17), una seria tutela delle colonie feline con il pieno riconoscimento del ruolo dei volontari che si prendono cura dei gatti randagi (articolo 20), il divieto di impiego di animali selvatici ed esotici incompatibili con strutture circensi e di spettacolo viaggianti (articolo 12 comma 1), metrature di recinti e ricoveri che assicurino realmente il benessere degli animali detenuti, arrivando a imporre 10 metri quadrati per un cane che pesa fino a 10 chilogrammi e 15 metri quadrati se supera i 10 chilogrammi di peso.
L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha scritto al Sindaco di Casier Daniela Marzullo: «Ho avuto modo di leggere il nuovo Regolamento per la Tutela ed il Benessere degli Animali approvato dal Comune di Casier e ho voluto congratularmi con il Sindaco per l’ottimo risultato raggiunto. È stato redatto un documento molto innovativo che è un gesto di grande civiltà e un segno di rispetto verso tutti coloro che con gli animali convivono, li amano e li curano. Aspetti fondamentali sono il riconoscimento esplicito dell’importanza del ruolo dei volontari, che ogni giorno si adoperano per restituire agli animali una dignità troppo spesso ingiustamente negata e il divieto di detenere i cani a catena. Mi auguro che molti altri Sindaci seguano l’esempio di Daniela Marzullo. Desidero anche ringraziare Lucia Bianchi che ha contribuito in modo sostanziale alla stesura del regolamento, facendosi portavoce degli animali da “semplice” cittadina, slegata dalle associazioni e perciò doppiamente meritevole del risultato ottenuto».
cane a catena
Fonte: www.oggitreviso.it

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