AG.RF.(redazione).24.11.2015
“riverflash” – La portaerei Charles de Gaulle è arrivata nel mediterraneo, appoggiata da altre unità navali e sono partiti così, i primi raid in Iraq, contro l’Isis. Nel frattempo, l’America ha diffuso un allerta, per quanto riguarda i viaggi nel mondo, “avvertendo” i cittadini americani, dei rischi, legati a possibili attacchi terroristici. La scadenza dell’allerta, è fissata per febbraio 2016. Il dipartimento di Stato americano inoltre, ha aggiunto informazioni aggiornate, secondo cui Isis, al Qaida, Boko Haram e altri gruppi terroristici continuerebbero a pianificare attacchi in diverse regioni, che potrebbero essere avviati con varie tattiche, con l’utilizzo di armi convenzionali e non convenzionali ed avere come obiettivi interessi sia pubblici sia privati. Ma non è tutto perché le autorità americane, ritengono possibili altri attacchi terroristici in coincidenza con il rientro di jihadisti dell’Isis da Siria e Iraq, oltre a sottolineare il sussistere della minaccia proveniente da singoli individui non affiliati che pianificano attacchi ispirati dalle principali organizzazioni terroristiche ma condotti su base individuale. E così, mentre la Francia ipotizza la distruzione dell’Isis, (fino ad oggi, Francia e Usa hanno rifiutato con forza l’invio di truppe sul terreno), fonti di stampa arabe riferiscono che la Russia ha già dispiegato truppe di terra in Siria, oltre ai già presenti “consiglieri” militari a sostegno della campagna aerea iniziata il 30 settembre scorso. In ogni caso, alcune fonti riferiscono che Mosca intende raddoppiare la sua presenza militare in Siria, aumentando le unità sul terreno da 4 a 8mila.
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