AG.RF 09.03.2015 (ore 18:22)
(riverflash) – Alessandro Di Battista attacca la Lega Nord per smontare l’immagine che oggi cerca di pubblicizzare Matteo Salvini. Una Lega con le mani pulite, fuori dai giochi politici ma i cui parlamentari rifiutano di ridursi lo stipendio. Lo stesso Salvini non è estraneo alla vecchia politica: nel 1993 è consigliere comunale, poi lavora alla Padania, quotidiano che oggi ha chiuso ma ha avuto dallo stato contributi importanti a fondo perduto. Al Parlamento europeo Salvini aveva come assistente Gianfranco Bossi, fratello di Umberto. A parte gli scandali del «Trota», la Lega Nord è stata scoperta chiedere rimbosi in Piemonte per sigarette (anche se l’ex-governatore Cota non fuma), pelletteria, DVD, cravatte e mutande verdi.
Questo l’intervento odierno di Di Battista: “Per smontare la Lega e Salvini basta parlare di soldi. Dei soldi che i leghisti si sono intascati in 20 anni. Cifre spaventose. Attacchiamoli sui soldi, dove gli fa più male. Vi do alcune informazioni al riguardo. Parlano dei pensionati minimi ma si prendono i vitalizi. Urlano “Roma Ladrona” e comprano diamanti e lingotti d’oro con i soldi nostri in Tanzani da quelli che loro chiamano negri. Attaccano l’informazione ma a “La Padania” 61 milioni di euro di soldi pubblici hanno fatto comodo. Giovanni Falcone diceva una cosa: “seguite i soldi”. Se seguiamo i soldi la Lega la smontiamo in 5 minuti”.
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