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DERBY CAPITOLINO: LAZIO – ROMA 1 A 0 TRA ESPULSIONI, INSULTI E LITI NEGLI SPOGLIATOI

AG.RF.(redazione).20.03.2023

“riverflash” – Il derby capitolino è ancora della Lazio, che ha battuto ieri la Roma per 1 a 0 (gol di Zaccagni al 64esimo), portandosi a casa per la seconda volta la stracittadina più attesa del campionato: espulso Ibanez alla mezz’ora del primo tempo. La squadra di Sarri sale così a 52 punti, mentre la Roma rimane a quota 47. C’è tensione nell’aria fin dalla mattinata. Perché il Derby non si può e non si deve perdere… e quindi già prima della partita, i tifosi biancocelesti affollano il ben noto piazzale di Ponte Milvio, con bandiere e striscioni e subito iniziano schermaglie e scontri (un agente è stato ferito), che la polizia fatica a contenere. Inizia il match in modo piuttosto anonimo a parte due tiri di Felipe Anderson e Zaccagni senza nessuna conseguenza. La squadra di Mou dal canto suo ci prova con Wijnaldum con un tiro dalla distanza che non inquadra la porta. Ci si annoia sugli spalti e allora ci pensa Ibanez a scaldare gli animi: già ammonito nei primi minuti, rimedia un secondo giallo per un fallo su Milinkovic-Savic e viene espulso, lasciando la sua squadra in 10. Inevitabilmente la gara si complica per i giallorossi e l’arbitro Massa fatica a riportare la calma in campo, dove la tensione e in nervosismo sono gli elementi dominanti. In avvio di ripresa, i biancocelesti sanno di avere in mano un’occasione irripetibile e iniziano a spingere, tanto che al 65esimo Zaccagni va in gol, grazie ad un suggerimento di Felipe Anderson: dopo pochi minuti Provedel respinge il colpo di testa di Mancini, Casale devia il pallone nella propria porta e Smalling insacca. Ma il gol viene annullato per il fuorigioco di Smalling rilevato dal Var. I giallorossi ci riprovano ma con poca convinzione e la partita finisce con una sconfitta annunciata. Quello che succede dopo ha veramente poco a che fare con lo sport: dopo il triplice fischio si è scatenata una rissa tra diversi giocatori in campo, con Marusic e Cristante tra i più nervosi ed entrambi espulsi da Massa e non sono mancati gli insulti tra  Romagnoli e Mancini e tra Luis Alberto e il vice Foti e alla fine sono stai 5 gli espulsi. Ma il siparietto più vergognoso è avvenuto tra Il tecnico portoghese e il presidente della Lazio, che per poco non arrivavano alle mani. Uscendo dal campo Romagnoli avrebbe esultato davanti allo spogliatoio della Roma, da cui è uscito – pare senza vestiti –  e Mancini lo avrebbe insultato: a quel punto è intervenuto il presidente Lotito a dividerli, mentre gli animi di tutti si scaldavano. Ma non è finita qui perché il “focoso” Mourinho andando verso gli spogliatoi, insieme al suo vice Foti, per parlare alla squadra, avrebbe apostrofato Lotito dicendo: “Che cosa guardi? (riportato a parole nostre..) e Lotito avrebbe risposto: “Io sono il presidente della Lazio e tu chi sei? Questa è casa mia, tu non dovresti neppure essere qui”, mentre Mourinho rivendicava il fatto di poter essere presente negli spogliatoi, sebbene squalificato, per il permesso del commissario. Insomma, una scena pietosa e vergognosa si è svolta ieri, che nulla ha a che fare con i “valori” dello sport: gli sfottò ci stanno, la presa in giro anche, ma le scene viste ieri, devono far riflettere sul livello a cui è arrivato il calcio italiano: tutto ciò negli altri sport, i cosiddetti “minori..,” non accade.

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