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DDL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PASSA AL SENATO E ORA E’ LEGGE

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AG.RF. 04.08.2015 di Giuseppe Licinio

 

 

 

 

 

 

 

 “riverflash” – 195 sì, 97 no: la maggioranza in Senato tiene (anche con i voti dell’opposizione..) e il ddl sulla Pubblica Amministrazione “passa” e diventa legge: “un abbraccio agli amici gufi” è il primo commento a caldo di Matteo Renzi. La riforma della P.A., è stata dunque approvata, grazie alle opposizioni che, ancora una volta, hanno garantito il numero legale. E quali saranno ora i cambiamenti, cosa prevede il testo? Innanzitutto ci sarà un stretta sui dirigenti: gli incarichi infatti, non saranno più a vita e si correrà il rischio di essere licenziati, se l’ultimo incarico ricoperto viene valutato negativamente.

Inoltre, il governo avrà una serie di deleghe per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione su rapporto di lavoro, controlli e ruoli dirigenziali e affida, tra l’altro, un ruolo rafforzato alla presidenza del Consiglio anche nelle scelte di competenza dei singoli ministeri. Si procederà anche ad un riordino delle partecipate e dei servizi pubblici locali e uno spostamento di risorse dal Corpo Forestale dello Stato ai vigili del Fuoco, primo passo verso l’assorbimento della Forestale dal corpo dei Carabinieri. Decisione che ha scatenato la protesta delle sigle sindacali della Forestale che, per l’occasione, hanno organizzato e allestito un presidio A Roma, presso il Pantheon, visto che sono assolutamente contrari all’ipotesi di scioglimento del corpo.

Ma non solo, perché la protesta era sorta veemente, anche per un emendamento che introduceva un punteggio diverso, ai fini dei concorsi pubblici a seconda degli atenei dove si era conseguita la laurea: norma poi cancellata nel passaggio al Senato. Infine, ci sarà la possibilità di pagare bollette e multe, anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di piccole somme (sotto 50euro). Viene abolito invece il voto minimo di laurea per accedere ai concorsi pubblici per cui, d’ora in poi, tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A, cosa che renderà possibile accedere agli archivi pubblici. E cambieranno anche i numero per le emergenze: ora basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza, mentre saranno aboliti gli altri numeri (113, 115, 118).

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