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DANNI FISICI DA CELLULARE: ECCO QUALI SONO

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AG.RF.(MP).05.12.2016

“riverflash” – Ma quanti danni provoca l’uso “smodato” del cellulare? Non è una novità che l’utilizzo continuo degli smartphone, provochi tutta una serie di danni anche fisici, ad iniziare dalla lesione del pollice (pollice da BlackBerry), dovuta ad uno sforzo ripetuto, “text neck”, la gobba da sms e anche il gomito da cellulare, una sindrome da tunnel cubitale causata dalla postura derivante da lunghe telefonate. I tendini e le articolazioni di dita, polsi e gomiti, ma anche le vertebre cervicali, sono vulnerabili e ormai è chiaro che i danni provocati da un uso eccessivo del cellulare vanno ben oltre l’affaticamento visivo. A seguito di ciò, occorre avere consapevolezza dei rischi per la nostra salute, perché è possibile accorgersi di aver subito un danno, quando è ormai troppo tardi. E da Jama Internal Medicine, viene riportato anche un caso a testimonianza di ciò: un ventinovenne che, per aver giocato dalle 6 alle 8 settimane ad un videogioco sul cellulare, afferrando il telefono con la mano sinistra e facendo il resto con la destra, si è procurato la rottura del tendine del pollice. La sua percezione del dolore era stata soppressa: giocando non si sente male e questo fa sì che ci si fermi quando il danno è fatto o che, nel frattempo, si sviluppino dipendenze. Ma non è solo questo il rischio che si corre, perché anche gli occhi vengono messi a dura prova: sottoposti ad una messa a fuoco esagerata, risulteranno arrossati e affaticati e mal di testa e mal di collo, saranno in agguato:  fissando a lungo uno schermo, si osserva una riduzione dell’ammiccamento, con una conseguente riduzione del film lacrimale e discomfort che spesso il paziente non lamenta anche perché non lo riconosce come problema risolvibile. Inoltre, ciò porta anche disturbi alla vista e, a lungo andare presbiopia. Per quanto riguarda la postura, occorre mantenere una posizione ben eretta, perché, per tenere gli occhi fissi sullo schermo, inevitabilmente il volto si piega in avanti, e non ci si accorge che stiamo sottoponendo le nostre vertebre, a carichi inimmaginabili. A confermare questo c’è uno studio che ha calcolato come, quando incliniamo in capo in avanti, la colonna ne risenta, in modo a volte pesante. Ma non è tutto, perché c’è anche una conseguenza negativa che riguarda e mette in allarme, soprattutto le donne: di cosa si tratta? Si chiama “tech neck”, fenomeno che procura un collo rugoso in anticipo sull’età e alle rughe orizzontali precoci, si accompagna spesso un mento rilassato, vittima della gravità. Infine, c’è il problema dei batteri, alcuni più pericolosi di altri, che infettano i cellulari. E’ un celebre lo studio dell’Università dell’Arizona, ad indicarlo, specificando di stare bene attenti dove si poggia il cellulare, evitando accuratamente il contatto con posate, pietanze, cuscini e lenzuola, fonti inevitabili di batteri.

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