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DAL 16 APRILE PROIETTATO IN 150 SALE ITALIANE «CHAVEZ L’ULTIMO COMANDANTE» DI OLIVER STONE

(riverflash) – Hugo Chavez, presidente del Venezuela morto il 5 marzo, non aveva molti amici negli USA. Celebre l’episodio avvenuto nel 2006 all’ONU, quando il leader bolivariano si fece il segno della croce prima di citare George Bush, da lui definito «Diavolo texano». Di questi episodi è piena l’aneddotica sul defunto presidente del Venezuela. Cercando di guardare dietro agli atteggiamenti goliardici di Chavez, il regista Oliver Stone cerca di ricostruire la tela del controllo statunitense sul continente latinoamericano. Un documentario “South of the border”, dove racconta i misfatti USA nell’America del Sud.

Ci sono prove difficili da confutare, come quando fecero incarcerare Chavez nel 2002, con un falso golpe al palazzo presidenziale di Miraflores.

Oliver Stone incontra i capi di Stato del nuovo corso, il Brasile di Lula, la Cuba di Raul Castro, il Paraguay di Lugo, l’Ecuador di Correa, la Bolivia di Evo Morales, l’Argentina di Nestor Kirchner. Una diversa chiave di lettura, una controinformazione sul Sud America rispetto alla rozza versione ufficiale ammannita negli USA.

Oliver Stone, insieme a Sean Penn, uno dei pochi statunitensi amici del defunto leader venezuelano, presentò alla Mostra del Cinema di Venezia 2009, un film-documento che adesso viene riproposto con il titolo «Chavez l’ultimo comandante». Uscirà in 150 sale italiane il prossimo 16 aprile, due giorni dopo le elezioni che diranno il nome dell’uomo che governerà il Venezuela nei prossimi anni.

AG.RF  30.03.2013

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