(AG.RF. 22.03.2016) (ore 22,09) (riverflash) – Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle realtà che compongono i campionati dello CSEN Volley. Alla fine della partita vinta per tre a zero contro la Freemind, abbiamo intervistato Andrea Capobianco, allenatore della Decimo Roma Union Volley.
Da quanto tempo alleni?
«Da più di due anni. Sono ancora giovane, ma piano piano facciamo strada, anche nell’amatoriale».
Giocavi precedentemente?
«Sì, ho sempre giocato e continuo a giocare. Gioco e alleno, faccio entrambe le cose».
Questa sera gran bella vittoria: tre a zero.
«Sì. Finalmente un tre a zero, un po’ sudato nell’ultimo set, però la soddisfazione è tanta. Loro sono partiti l’anno scorso alcuni da zero, altri con un po’ di esperienza, ma quest’anno i risultati si vedono e siamo contenti, siamo soddisfatti».
Qual è l’età media dei giocatori?
«E’ molto molto varia, dai venti anni ad un signore del ’58, che si tiene anche in forma e gioca molto bene. Non c’è un’età media insomma».
Realtà come queste quanto sono importanti per aggregare le persone a livello territoriale?
«Il settore amatoriale, che dà la possibilità di unire ragazzi e ragazze, secondo me è un qualcosa di molto positivo. Prima di fare l’amatoriale, quando giocavo in agonistica, non potevo capire questo meccansimo, che invece è una buona base solida, crea rapporti importanti e si amalgama bene anche la squadra. Questo non me l’aspettavo».
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