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CRISTIANA MORGANTI balla dietro alla luce al teatro Secci di Terni

di Francesco Angellotti (AG.RF 23.03.2024)

(riverflash) – Il titolo inglese si può interpretare come “Dietro la Luce”, perché Cristiana Morganti cerca l’essenza nascosta dietro l’apparei è un’artista preparata e raffinata; forse più di quanto avviene comunemente, perché la sua sensibilità pone il suo sguardo nella profondità delle circostanze, spingendo l’animo a manifestarsi con reazioni emotive assolutamente personali.

   Nella figura, semplice essenza, sempre brillante e luminosa, posta come velo di quel che oscura i  rapporti e lo svolgimento costruttivo.

   Ma non sarebbe sbagliato dare il senso “Dietro la leggerezza”, in quanto le drammatiche influenze che reprimono lo spirito indirizzato verso l’allegria, vengono bilanciate dalla leggerezza del movimento, che libra il corpo al di sopra “delle sciagure umane”.

   Cristiana Morganti simpatica, di Cristiana Morganti, è importante considerare la sua preparazione, correlata da un impegno in cui s’è immersa con tutta la sua passione.

   Iniziata l’attività giovanile presso l’Accademia di Danza a Roma, ha approfondito l’espressione nella scioltezza svolgendo studi in Germania, raggiungendo titoli ambiti anche a Parigi; e nel suo percorso ha imparato ad esprimersi dalla Danza Classica, che è per tutti un inizio base essenziale, fino alle tecniche più specifiche, riuscendo a muoversi con un’agilità incredibile.

   Tutto ciò non bastava per rendere soddisfazione al suo desiderio di comunicazione col Mondo, e seguendo un corso presso l’Olim Teatret ove era istruttore Eugenio Barba, ha raffinato l’espressione vocale, adeguando il suono enunciato al movimento.

   Importante l’incontro\scontro, ammirando ed imparando da Pina Bausch, vista quasi come un Mito a cui porgersi come aspirazione, ma irraggiungibile nella sua Grandezza. Ha rappresentato la supremazia dell’Eccelso, ma oltre ad essere un nobile esempio, ha avuto un ruolo frustrante, rimanendo come “figura irraggiungibile in quanto Perfetta”.

   Situazioni truci la Protagonista ne ha traversate diverse, non volendo mai superare con semplicità gli impulsi protesi dalla Società; le traversie provenivano da ogni parte, rendendo complicato il porsi a loro  innanzi : non trascurando l’ incombenza.

   Nell’opera Behind the Light, a cui ci è sembrato proprio attribuire il doppio significato, vengono espresse le difficoltà esistenziali che hanno reso problematica l’espressione di Cristiana Morganti, che ha svolto molteplici ruoli nell’Opera, che essendo un monologo, è stato quasi interamente coordinato dall’autrice-interprete-regista. Ed in sé s’esprime la ragione della messa in scena.

   Imparato molto a reagire da Pina Bausch, ma staccandosi dall’impostazione esecutiva, Cristiana Morganti reagisce con tutto il sarcasmo che riesce a recuperare. Non nascondendosi le precarietà, le deride con ironia, opponendo lo sfogo interiore che le sorge più spontaneo. Ecco, quindi, la ragione del movimento, che insieme al canto, articola senza schemi o classicismi, in una reazione personale; mostrando la derisione e l’espressione antitetica a quel che incombe come schiacciante.

   Per non cadere nel retorico, la protagonista critica anche se stessa, deridendo la sua ingenuità di fronte al Pubblico: che ha una funzione diversa da quella tradizionale. Come le scene son proiettate alle spalle, assumendo varie finzioni nella esecuzione della storia, il pubblico è chiamato a partecipare, per non estraniarlo dagli avvenimenti, ma spingendo l’ascoltatore ad interpretare le situazioni come proprie. Nell’ovvietà della divergenza dei particolari, i problemi esistenziali son sempre al di sopra, e la soluzione bisogna cercarla, affrontando il Problema Assoluto, che si può esprimere in tante forme

   Ed è questo il messaggio che Cristiana Morganti ha cercato di trasmettere al pubblico, che pare abbia recepito perfettamente:

attraverso la catarsi della confessione a se stesso ed agli altri, lo Spettacolo non va spiegato, ma vissuto (e partecipato).

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