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COVID- 19: IL CANE RICONOSCE CHI E’ POSITIVO ATTRAVERSO IL SUDORE – LO STUDIO AL CAMPUS BIOMEDICO

AG.RF.(redazione).31.03.2021

“riverflash” – Il cane è in grado di riconoscere la positività di una persona  al covid-19 attraverso il sudore. Qual è il segnale per capire questo? Il cane si mette seduto Si ferma e si mette seduto, fissando la persona che ha davanti. Al Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma èstato avviato uno studio con l’obiettivo di poter utilizzare le unità cinofile per effettuare lo screening rapido degli individui potenzialmente affetti da Covid-19, sintomatici e asintomatici, all’interno di grandi eventi, all’ingresso di cinema, stadi e ai varchi di imbarco degli aeroporti con diversi vantaggi: innanzitutto velocizzare i controlli nei luoghi di aggregazione e l’abbassamento delle spese che derivano dai tamponi, con il risultato di una maggiore efficacia dei controlli. All’interno di un container di circa 40 metri quadrati dedicato al progetto, il cane annuserà i campioni contenenti il sudore dei pazienti, i quali effettueranno un autoprelievo del sudore con una garza che verrà poi inserita in un contenitore anonimo, ma dotato di numero identificativo corrispondente al paziente stesso. “Stiamo addestrando i nostri cani a riconoscere la presenza del Covid-19 nei campioni raccolti presso il Covid Center – spiega Massimiliano Macera, amministratore delegato di Ngs -. All’interno del container verranno sottoposte al cane alcune scatole all’interno delle quali ci saranno i campioni da processare. Per esercitarsi a sviluppare la sensibilità al virus il cane passa in rassegna le scatole metalliche e quando rileverà la presenza del Covid-19 lo segnalerà precisamente ma con discrezione e riceverà un premio”.

Dopo una prima fase di sperimentazione della durata di circa 8 settimane, il progetto entrerà in una fese successiva grazie alla collaborazione dei pazienti che effettuano i tamponi al drive-in:  “Grazie alle possibilità offerte contemporaneamente dall’attività del Drive-in Campus test e del Laboratorio Analisi possiamo lavorare in presa diretta con i cani e verificare scientificamente le nostre ipotesi”, , ha spiegato Silvia Angeletti, direttore dell’Unità Laboratorio analisi del Policlinico.

Fonte: Roma Today

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