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CORONAVIRUS: NON PIU’ DI 72 ORE SENZA SPESA PER 1/3 ITALIANI

metal shopping trolley filled with products isolated on white

AG.RF.(redazione).20.03.2020

Coldiretti/Ixe’ il 38% delle famiglie ha accaparrato scorte in dispensa

 “riverflash” Nonostante l’emergenza Coronavirus e gli inviti a restare a casa quasi 1 italiano su 3 (30%) non resiste nemmeno 72 ore prima di dover uscire per fare la spesa in negozi, supermercati e alimentari. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè in riferimento alle nuove misure anti contagio in discussione a livello nazionale per limitare gli spostamenti delle persone fuori dalle mura domestiche anche per gli acquisti alimentari.

Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti – nel 38% delle case degli italiani sono state ammassate scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovali più disponibili sugli scaffali. Nelle dispense sono stati accumulati soprattutto nell’ordine, pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce (14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%).

Un comportamento irrazionale che – continua la Coldiretti – sta provocando file davanti a negozi e supermercati con lunghe attese legate alla necessità di scaglionare gli ingressi nei luoghi di vendita, di mantenere la distanza di sicurezza fra un consumatore e l’altro e di evitare pericolosi assembramenti.

Ma gli accaparramenti mettono anche sotto pressione il lavoro di oltre tre milioni di italiani che continuano ad operare nella filiera alimentare, dalle campagne all’industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740mila aziende agricole e stalle, 70mila imprese di lavorazione alimentare e un 230mila punti di vendita come negozi, supermercati e discount.

Una filiera che in questo momento va rafforzata e tutelata anche con scelte di acquisto che privilegiano il Made in Italy come sostenuto dalla Coldiretti con la campagna #MangiaItaliano.

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