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CORONAVIRUS: ECCO I DATI DEL 22 GIUGNO A ROMA E NEL LAZIO

AG.RF.(redazione).23.06.2020

“riverflash” – Sono stati 8 ieri i nuovi casi di coronavirus nel Lazio: a Roma ci sono ancora criticità riguardo i casi del San Raffaele Pisan e dell’Istituto religioso Teresianum, dove sono stati trovati altri 2 positivi: si tratta di un giardiniere (Asl Roma 1) e una suora (Asl Roma 3).

Sempre nella Asl Roma 1 è stato riscontrato positivo anche un infermiere e, secondo quanto si apprende, è riferito alla coda del focolaio del San Raffaele Pisana che raggiunge così un totale di 119 casi.

A spiegare la situazione è stato l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato al termine della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù: “Oggi registriamo un dato di 8 casi positivi e tre decessi. Si conferma trend in calo nelle province che registrano zero casi”.

Attualmente sono 945 gli attuali casi positivi nella Regione Lazio, di cui 721 sono in isolamento domiciliare, 201 sono ricoverati non in terapia intensiva, 23 sono ricoverati in terapia intensiva. 830 sono i pazienti deceduti e 6259 le persone guarite. In totale sono stati esaminati 8025 casi da inizio pandemia.

Nella Asl Roma 4 i due casi positivi sono stati individuati in sede di pre-ospedalizzazione e nella Asl Roma 6 un positivo è stato individuato in sede di Pronto soccorso e trasferito poi al Policlinico Umberto I. A Latina la Asl considera chiusi i cluster di Priverno e della RSA San Michele, mentre all’ospedale San Giovanni dopo 620 tamponi effettuati è stato registrato il primo positivo al tampone al drive-in.

Infine, 3 locali sono stati chiusi a Roma per assembramento: c’era una massiccia presenza di persone all’esterno che aspettavano di entrare, creando forti assembramenti ed impedendo di fatto l’osservanza delle regole atte a limitare il contagio da Coronavirus. Per evitare assembramenti generati dalla movida un presidio fisso di agenti è stato necessario sulla scalea del Tamburino a Trastevere per garantire il rispetto delle norme a tutela della salute pubblica. Anche a Piazza Bologna decine di agenti hanno dovuto presidiare costantemente l’area per garantire il rispetto del distanziamento sociale, oltreché per contrastare la vendita , la somministrazione e il consumo irregolare di alcol.

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