COPPIE DI FATTO ANCHE GAY: SI’ DI ALFANO AI DIRITTI CIVILI

AG.RF.(MP).25.05.2015

 “riverflash” – Mentre Silvio Berlusconi è pronto a dare battaglia sui gay, Angelino Alfano, ex uomo di “fiducia” del cavaliere, ha reso nota la sua posizione: “Vogliamo garantire maggior tutela a tante persone che vivono insieme, gay compresi, perché rispettiamo l’affettività di tutti”. E’ un’apertura dunque, quella di Alfano, purchè non “si tocchi la famiglia naturale, composta da uomo e donna, come recita la Costituzione all`art.31 («La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l`adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose)”. Dunque il ministro dell’Interno ha un po’ rivoluzionato la sua idea tradizionale, con un’apertura alle coppie di fatto “purchè non si tocchi la famiglia: ricordiamoci che, se l’Italia ha retto durante la crisi, lo si deve alle famiglie che hanno assistito gli anziani e mantenuto i giovani disoccupati. Sono loro la colonna vertebrale e vanno premiate con interventi mirati”. Quindi si può parlare di tutela delle coppie gay solo se si promuove la famiglia? Alfano dice di sì, ma ribadisce in modo forte e chiaro che dalla sua “apertura”, sono assolutamente esclusi i matrimoni gay, e di conseguenza le adozioni, così come l’utero in affitto e la reversibilità delle pensioni. Ma quanto avrà pesato Papa Francesco nelle dinamiche che si son venute a creare nella politica italiana? “La Chiesa cattolica non ha cambiato posizione sui principi, questo Papa ha solo sottolineato la misericordia e la volontà di comprendere le nuove realtà della comunità ecclesiastica, lasciando, come sempre, alla responsabilità dei laici di tradurre in azione civile”, ha dichiarato il ministro.