CONTE INCONTRA MACRON PER RISOLVERE IL CASO DELLA LIFELINE

AG.RF.(redazione).27.06.2018

“riverflash” – Un colloquio informale. Di questo si è trattato: il premier italiano Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica francese, Emmanuele Macron, si sono incontrati a Roma per parlare di migranti. Il luogo dell’incontro è stata la Casina Valdier, prima della visita del presidente francese al Papa. Il colloquio è stato organizzato per sbloccare la situazione della nave della ong Lifeline, che da giorni si trova in mare con 234 migranti a bordo. Conte ha affermato di aver sentito al telefono il presidente Muscat, assicurando che la nave attraccherà a Malta. In merito all’incontro, Macron ha affermato di essere stato sollecitato dal premier: “si è trattato di un confronto proficuo, non è stato reso pubblico per rispetto al Vaticano perché teniamo molto al protocollo e quando ci si reca in Vaticano questa visita non va confusa con una visita al governo italiano. Proprio per questo non era in agenda un incontro con il presidente della Repubblica italiana o con il presidente del Consiglio. Nessuno può dire che la Francia è egoista”, ha aggiunto il presidente francese, “è dall’inizio dell’anno che il mio Paese, è il secondo in Europa per domande d’asilo. “Oggi – ha aggiunto in conferenza stampa – non c’è una crisi migratoria. C’è una crisi politica interna all’Europa dovuta ai movimenti secondari” dei migranti che si spostano dai paesi di primo arrivo. E ancora, ha criticato l’ong tedesca Lifeline, la cui nave carica di migranti è bloccata di fronte a Malta, per aver “agito contravvenendo tutte le regole” e ignorando la guardia costiera libica e (per aver) “fatto il gioco degli scafisti”. “Non si può accettare questa situazione a lungo termine perché in nome della solidarietà umanitaria non significa che non ci sia più alcun controllo. Alla fine facciamo il gioco degli scafisti riducendo il costo dei rischi del transito”, ha indicato il presidente francese, confermando che la Francia accoglierà una parte dei migranti sulla nave dell’ong”.