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CONFISCATO IL SALARIA SPORT VILLAGE, UNO DEI CIRCOLI PIU’ NOTI DI ROMA

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AG.RF.(redazione).28.02.2018

“riverflash” – Uno dei più noti e grandi circoli di Roma: il Salaria Sport Village è stato confiscato dal Tribunale di Roma (sezione misure preventive). Precedentemente era finito al centro della cronaca romana, perché ritenuto “il simbolo” di presunte attività illecite di un gruppo formato da imprenditori e alti funzionari pubblici che puntava a condizionare appalti importanti come quelli per il G8 della Maddalena o dei Grandi Eventi in concomitanza con i 150 anni dell’Unità d’Italia. I giudici di piazzale Clodio dunque, hanno deciso per la confisca del noto circolo che si estende per circa 75 mila metri quadri ed è situato lungo via Salaria, nel quadrante nord della Capitale. La confisca è stata disposta perché si ritiene che il complesso sia stato acquistato e costruito con il provento di specifici reati. D’altronde, già stato posto sotto sequestro il occasione del procedimento sul G8, il Village fa capo alla Società Sportiva Roma srl riconducibile all’imprenditore Diego Anemone, condannato nei giorni scorsi a sei anni nell’ambito del processo sugli appalti G8.. La società risulta proprietaria del circolo, del terreno e degli immobili che sorgono sul terreno, compresa una palazzina di 9 mila mq con piscina olimpionica che fungeva da residence per un valore complessivo di circa 70 milioni di euro. La struttura in questi anni non ha mai smesso di funzionare ed è gestita dagli amministratori giudiziari. Ora quindi, le indagini hanno evidenziato come la società abbia beneficiato di oltre 30 milioni di euro ottenuti dalle imprese del gruppo Anemone che ha “spartito” alcuni appalti pubblici in cambio di favori. Tali fondi, così come accertato dalla Guardia di finanza, sono stati utilizzati per realizzare ed acquisire da parte di Anemone il maxi centro sportivo. Nel processo per il G8 della Maddalena, l’8 febbraio scorso, i giudici della ottava sezione penale hanno condannato anche l’ex presidente delle Opere pubbliche Angelo Balducci (sei anni e mezzo), a quattro anni l’ex generale della Gdf Francesco Pittorru, a quattro anni e mezzo l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana Fabio De Santis. Assolto, invece, l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso con la formula «perché il fatto non sussiste».

 Fonte: Il Messaggero

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