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“CONCLUDERE LE RIFORME ENTRO IL 15 OTTOBRE”: IL MONITO DI MATTEO RENZI

Renzi-mat

AG.RF. 16.09.2015 di Giuseppe Licinio

 

 

 

 

 

 

 

 “riverflash” – Questa riforme s’hanno da fare… e anche in fretta. E’ questo l’obiettivo a breve termine di Matteo Renzi che, ha “indicato” nel 15 ottobre, la data giusta per concludere il percorso. Ma è il ddl Boschi a creare la frattura all’interno del Pd, tanto che la minoranza dem, ha abbandonato il tavolo del confronto sull’articolo 2 e ora non si intravede una soluzione, mentre il Governo sta . La disputa all’interno del Pd, sta di fatto rompendo gli equilibri del governo  e “l’impasse”, sta sempre nello stesso punto: l’articolo 2 della riforma del Senato che, così com’è, stabilisce che i senatori non saranno più eletti in maniera diretta dai cittadini; si tratta di una questione che il governo non vuole riaprire, ma che invece trova unite  tutte le opposizioni e una buona parte della minoranza democratica. In particolar modo, si è dimostrata polemica, la senatrice Doris Lo Moro, che dopo aver abbandonato la discussione, ha dichiarato che la tutta la questione è in una fase di stallo.

Ora dunque, sarà il presidente del Senato, Grasso, a decidere se c’è ancora margine per discutere, ma nel frattempo però, la presidente della Commissione Affari Costituzionali Finocchiaro (Pd) sembra aver chiuso ogni possibile discussione su questo punto, considerando inammissibili gli emendamenti all’Articolo 2 a meno che non ci fosse stato un accordo politico da parte di tutti i gruppi. Quella dell’intesa, del resto, è un’ipotesi ormai lontana, tanto che l’ultima mossa del Pd sarebbe quella di scavalcare la discussione in Commissione per accelerare i tempi e mettere subito in calendario, il testo di riforma costituzionale.

Insomma, il Partito democratico non può e non vuole perdere tempo, e così è intervenuto Renzi, a dettare l’agenda: “Il 15 ottobre è la data per conclusione delle riforme”. Ma il premier non ha fatto i conti con l’opposizione, tanto che Forza Italia ha ammonito: “La maggioranza avrà contato i voti… chissà se ha fatto bene i conti…”, lasciando chiaramente intendere che un eventuale conclusione positiva del voto sulle riforme… non è affatto scontata…..

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