25 Ott 2013
CINA, CONFERMATO L’ERGASTOLO PER BO XILAI
JINAN (RIVER FLASH)- Un tribunale della Cina orientale ha respinto l’appello di Bo Xilai, uomo politico alla sbarra con le accuse di tangenti, corruzione e abuso di potere, condannandolo all’ergastolo.
Bo, ritenuto una stella nascente nel circolo della leadership cinese grazie alle sue politiche semi-maoiste, era stato condannato al carcere a vita lo scorso settembre, dopo una caduta in disgrazia che ha scosso il partito comunista.
La sua carriera politica ha subito un drastico stop lo scorso anno con lo scandalo su un omicidio che ha coinvolto sua moglie, Gu Kailai, condannata per l’avvelentamento di un uomo d’affari britannico, amico di famiglia. L’alta corte di Jinan, nella provincia orientale di Shanong, dove Bo è stato inizialmente processato, ha detto di ritenere che il primo grado abbia fatto giusitiza.
“Le ragioni per l’appello presentate da Bo Xilai e dai suoi difensori non hanno basi legali”, ha spiegato un portavoce del tribunale in una conferenza stampa. “La corte ha deciso di respingere l’appello e di mantenere il giudizio originario. La decisione è definitiva”.
Bo non ha altre possibilità di fare appello, secondo i media di stato, e sarà rispedito al carcere di Qincheng, appena a nord di Pechino; con tutta probabilità non sarà mai più visto in pubblico, a meno che un giorno non venga rilasciato con la condizionale per motivi di salute.