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CHAMPIONS LEAGUE: CHELSEA KO, L’ATLETICO NON SI FERMA PIU’

ivanov e diego costadi Martina Giaccari (AG.RF 30.04.2014) ore 23:52

(riverflash) – L’Atletico Madrid, con un’impresa straordinaria e battendo a Stamford Bridge il Chelsea 3-1, torna in finale di Champions League dopo quarant’anni. Il merito è soprattutto di Diego Pablo Simeone, che ha costruito una formazione perfetta, che gioca da squadra, con autorità e classe. E i risultati parlano chiaro, la sua è l’unica formazione fin qui imbattuta dell’attuale edizione. Le altre tre semifinaliste (Chelsea, insieme a Real Madrid e Bayern Monaco) hanno tutte perso almeno una volta. Mourinho, dopo Barcellona, Bayern, Borussia Dortmund e Atletico, si deve arrendere per la quarta volta e non va oltre la semifinale. Si sapeva che Chelsea-Atletico sarebbe stata una partita a scacchi, con difese attente e contrasti duri. E dire che all’inizio non sembrava essersi messa male per i blues. Al 35esimo arriva la zampata dell’ex, Fernando Torres, pronto a sfruttare il grande lavoro di Willian sulla destra, che ne salta due, Azpilicueta serve lo spagnolo e “El Niño” trova un tiro deviato che vale l’1-0 e da ex non esulta. L’Atletico ha carattere ed infatti prova a scuotersi subito. E gli bastano solo 8 minuti, poco prima dell’intervallo, arriva l’ennesima conferma. Tiago serve Juanfran sul palo lungo, palla in area dove c’è Adrian Lopez, dimenticato da Cahill, che insacca alle spalle di Schwarzer. Si chiude così il primo tempo di Chelsea-Atletico Madrid, pari giusto e partita apertissima. Nella ripresa l’Atletico parte fortissimo, le maglie della difesa inglese tremano, ma reggono. A questo punto Mourinho sa che ci vuole maggior peso offensivo in avanti e si gioca la carta Eto’o. Ed è proprio il neo entrato, dopo nemmeno un quarto d’ora, a risultare protagonista in negativo e a spianare di fatto la strada agli spagnoli verso la vittoria. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo il camerunense, con un intervento goffo e imprudente, butta giù Diego Costa, e senza esitare Rizzoli concede il calcio di rigore. L’attaccante spagnolo sistema il pallone sul dischetto e oltre a trafiggere la porta dei blues, zittisce lo Stamford Bridge. Il Chelsea non ci sta e David Luiz suona la carica, impensierendo Courtois con un colpo di testa che termina sul palo. Simeone toglie lo stanco Adrian e mette Garcia, Mourinho risponde inserendo Demba Ba al posto di Torres. Ma ecco che a venti minuti dalla fine i “rojiblancos” completano l’opera con il terzo gol, azione fotocopia del primo. Juanfran pesca Arda Turan con un gran cross, il turco di testa manda sulla traversa ma sulla ribattuta non perdona. Chelsea-Atletico Madrid chiude il sipario in anticipo, non c’è più gara visto che ai Blues servirebbero tre gol per ribaltare il risultato, ma il tempo è poco e di fatto in campo sono rimasti solo i Colchoneros. Ora l’appuntamento è per il 24 maggio quando a Lisbona allo stadio Da Luz andrà in scena il derby più importante di sempre, il quinto stagionale dopo i due di campionato (una vittoria dell’Atletico e un pari) e i due di semifinale di Coppa del Re (doppio successo del Real). Un derby di Madrid, una finale di Champions League destinata ad entrare nella storia. In passato ci sono state finali con squadre dello stesso paese, la spagnola Real Madrid – Valencia, l’inglese Chelsea – Manchester United, o come quella dello scorso anno tutta tedesca Bayern – Borussia Dortmund, ma mai due squadre della stessa città. Due club con storie molto diverse, ma con l’obiettivo della vittoria. Il Real è in cerca della finale che manca ormai da 12 anni, dopo essere stati eliminati per tre anni consecutivi in semifinale, e di alzare per la decima volta nella storia la coppa dalle grandi orecchie. Dall’altro lato, come già detto, l’Atletico è in cerca della finale e della prima vittoria, dopo la sconfitta subita contro il Bayern per 4-0 nel 1974.

 

diego costa rig chelsea

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