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CARTELLE ESATTORIALI: SCADE DAL I SETTERMBRE LA PROROGA DECISA A SEGUITO DEL COVID

AG.RF.(redazione).31.08.2021

“riverflash” – Il primo settembre scadrà la proroga per le cartelle esattoriali, che era stata decisa a causa del covid, che aveva permesso agli italiani di tirare un sospiro di sollievo in vista dell’estate. Si parla di 60 milioni di atti in partenza, ma l’Agenzia delle Entrate afferma che si tratterà di un riavvio graduale: infatti dei 20-25 milioni di cartelle, ne arriverebbero 4 milioni e spalmate nel corso di tutti i mesi dell’ultimo quadrimestre e si tratta di quelle cartelle consegnate dagli enti al «riscossore» poco prima dello stop determinato dalla pandemia, quindi a marzo 2020.

Insieme alle cartelle ripartirebbero intanto anche gli «atti»: la sospensione fino al 31 agosto riguardava infatti anche le procedure cautelari ed esecutive come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. La sospensione riguardava anche gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. Ripartirebbero anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro.

Il primo appuntamento con il fisco è già martedì. Entro il 31 agosto si torna in cassa per mettersi in regola per il fisco, per salvare la rata scaduta a maggio 2020 della rottamazione e rinviata a fine mese. Il termine per il versamento è fissato dalla legge di conversione del Decreto Sostegni-bis che ha concesso ai contribuenti la facoltà di effettuare i pagamenti delle rate scadute lo scorso anno ripartendoli nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2021 e mantenere così i benefici previsti dalla definizione agevolata. Restano poi confermati i termini per il pagamento delle rate di febbraio, marzo, maggio e luglio 2021 che dovranno avvenire (in unica soluzione, a meno di un intervento) entro il 30 novembre 2021. Il governo sta pensando a restringere a cinque anni la prescrizione dei crediti iscritti a ruolo accorciando così i tempi della riscossione per renderla più efficiente.

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