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CARO STATO, STAI ESAGERANDO! LETTERA APERTA DI UN COMUNE CITTADINO AL SUO STATO

AG.RF.(C.P).27.12.2013.(ore7.34)

“riverflash” – Caro stato, mi pare che da qualche tempo tu abbia passato il limite! Non ne possiamo più di pagare tutte queste tasse e, soprattutto, durante le feste di Natale. Mi metti una tassa (anticipo IVA)  da pagare il 27 dicembre, ma non potevi farmela pagare dopo l’epifania? Pochi giorni fa mi hai chiesto di pagarti il conguaglio di una tassa pagata poco tempo fa, entro i limiti, ma, poiché è uscita una legge retroattiva che aumenta quella tassa, ti sei fatto pagare altri 9,38 Euro oltre quello che ti avevo già dato entro i termini di legge. Non ti pare di aver superato i limiti? Oltre che esoso, sei diventato anche un rompic…..! Ma chi ti credi di essere? I politici e il nostro presidente della repubblica (come vedi scrivo in lettere minuscole) non fanno che parlare di istituzioni: ma chi le ha istituite queste istituzioni? Non è che per caso qualcuno si è sbagliato? Tu, stato, vuoi sempre più tasse e non ti rendi conto che le tasse si pagano come percentuale sugli utili, ma se gli utili calano per via delle tasse da pagare, le tasse pagate saranno sempre meno. E poi la gente, per pagare le tasse compera sempre meno, per cui le imprese vendono meno, fano meno utili, per cui meno tasse… Poi, quando gli utili si trasformano in perdite, le imprese chiudono o falliscono, quindi, ancora meno tasse! Ma dico, caro stato, ti sei instupidito? Come pensi di sopravvivere a questo circolo vizioso che tu stesso hai generato? A voglia a parlare di istituzioni: chi crede più ai politici, alla magistratura, ai funzionari dello stato, ai sindacati? Tutte queste belle istituzioni che formano lo stato sono ormai prive di credibilità e ci appare sempre più chiaro che tutti i richiami  che i funzionari pubblici, compreso il presidente ci fanno servono solo a perpetrare i privilegi di questa casta, orai assolutamente priva di credibilità. Per cui, caro il mio stato, se vuoi sopravvivere ai tuoi grossolani errori di stupido parassita (il parassita intelligente cerca di lasciar campare la bestia cui succhia il sangue) che finora hai fatto, cerca di far calare i tuoi bisogni, le tue spese, in modo da fare calare le tasse che, a questo punto, sono inutili ed insopportabili.

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