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CAMERA APPROVA DDL DELRIO CON 260 VOTI FAVOREVOLI

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AG.RF. 04.04.2014 di Giuseppe Licinio

 

“riverflash” – “Non mi ferma nessuno, vado avanti come un rullo compressore e se dovessi fallire, sono pronto ad andare a casa…. Ma con me, andranno a casa anche tutti gli altri”. Sono queste le parole pronunciate ieri sere da Matteo Renzi, nell’intervista rilasciata come ospite della trasmissione “Otto e Mezzo”; il presidente del Consiglio ha anche affermato chiaramente di essere “sicuro” che Forza Italia manterrà gli accordi, nonostante Brunetta gli abbia dato del “golpista”, ma “con i problemi che ho da risolvere, ora non mi posso occupare di Brunetta”. Ieri dunque la Camera, ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sulla trasformazione delle Province in enti di secondo livello e sulle città metropolitane.

Il provvedimento è stato approvato con 260 voti favorevoli, 158 contrari e sette astenuti, senza ricorso alla fiducia, a differenza di quanto avvenuto la settimana scorsa al Senato. Ma cosa contiene? Innanzitutto sono previste riforme in materia di enti locali, prevedendo l’istituzione delle città metropolitane, la ridefinizione del sistema delle province ed una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni.  Ora quindi, con l’ok definitivo della Camera al disegno di legge con le “disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, verranno ridefiniti i confini e le competenze dell’amministrazione locale in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione. Inoltre le Province diventeranno enti territoriali di area vasta, di secondo grado, dal 2015 le Città metropolitane subentreranno alle province omonime, e il sindaco metropolitano sarà il sindaco del comune capoluogo. La Città metropolitana disporrà di un consiglio metropolitano eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana.

Il Presidente della Provincia verrà eletto dai sindaci e dai consiglieri dei Comuni della Provincia e sarà in carica quattro anni. Il consiglio, eletto dai sindaci e dai consiglieri comunali dei Comuni della Provincia, sarà composto dal presidente della Provincia e da un numero di consiglieri che sarà variabile tra le 16 e le 10 unità sulla base della popolazione. Infine, tra gli organi della Provincia è prevista anche l’assemblea dei sindaci. Le competenze provinciali vengono sostanzialmente trasferite a Regioni e Comuni. Presidenti e consiglieri provinciali non riceveranno alcun compenso extra rispetto a quello percepito in quanto primi cittadini dei rispettivi Comuni.

 

 

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