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CALDO E SICCITA’: 2 MLD DI DANNI, AGRICOLTURA IN GINOCCHIO – POSSIBILE RAZIONAMENTO ACQUA A ROMA

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AG.RF.(redazione).24.07.2017

“riverflash” – Caldo e siccità hanno messo in ginocchio l’Italia. Non piove da mesi e con il caldo eccezionale di quest’anno, è vera emergenza in moltissime regioni del nostro Paese. I fiumi si stanno lentamente prosciugando e 10 regioni stanno chiedendo lo stato di calamità che prevede la sospensione delle rate dei mutui per le aziende, il blocco dei pagamenti dei contributi e l’accesso al Fondo per il ristoro danni. L’agricoltura è in grave crisi: si stimano attualmente intorno ai 2 mld, i danni causati dalla mancanza di pioggia: la produzione del latte è calata del 15%. Tenuto conto dunque, dell’eccezionale siccità, vengono estesi i benefici del fondo anche alle aziende agricole che potevano sottoscrivere assicurazioni, grazie ad un emendamento al decreto Mezzogiorno ora in Senato. I dati della Coldiretti, sono allarmanti: il Lago di Garda e appena al 34,4% di riempimento del volume mentre il fiume Po al Ponte della Becca a Pavia a circa 3,5 metri sotto lo zero idrometrico. Per gli agricoltori è sempre più difficile ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le produzioni. In Lombardia sui pascoli di montagna si registra un calo del 20% di erba a disposizione del bestiame. Le perdite provocate dalla siccità nella sola Lombardia ammontano a circa 90 milioni di euro. La Capitale è in forte emergenza e si prospetta un razionamento dell’acqua per un milione e mezzo di romani, con turni di 8 ore di sospensione, una volta che saranno sospesi i prelievi dal lago di Bracciano, che avrebbe dovuto rappresentare una “riserva” idrica e non un prelievo ordinario di acqua. Lo stop dell’acqua potrebbe concretizzarsi la notte o la mattina per turni in ogni quartiere o municipio. Acea spiega che non è ancora stabilito da quale punto della città si comincerà né precisamente la durata dello stop, che potrebbe iniziare dopo il 28 luglio, giorno in cui partirà la sospensione delle captazioni dal lago di Bracciano. Tuttavia ancora non c’è stato un incontro tra la Regione e l’Acea e l’eventuale piano  comporterebbe la tutela di ospedali, vigili del fuoco e delle altre attività sensibili. In ogni caso, qualsiasi decisione verrà presa il prossimo 28 luglio,

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