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CAGLIARI – ROMA 3 A 4: GOL E SPETTACOLO – IL GIORNO DI KALINIC

AG.RF.(Maura Peripoli).02.03.2020

“riverflash” – Finalmente la Roma, un’altra vittoria sul difficile campo del Cagliari. Finalmente la squadra comincia a girare (forse), finalmente 3 punti preziosi, cercati, voluti e ottenuti con una squadra che non ti regala nulla e il “solito” brivido finale. Si è presentata così ieri la Roma, (che con questa vittoria rimane agganciata “per ora “ all’ Atalanta), a distanza di 72 ore dalla partita di Europa League, dopo che Fonseca aveva annunciato che i giocatori erano stanchi perché non avevano avuto il giusto tempo per recuperare. La squadra invece ha recuperato, non solo, si è presentata in campo determinata, propositiva, mettendo non poco in difficoltà la squadra di Rolando Maran. E’ finita 3 a 4 tra gol e rimonte e alla fine i giallorossi (sempre vietati ai malati di cuore), sono usciti dal campo con le seconda vittoria consecutiva e qualche speranza in più: il bottino avrebbe potuto essere ancora più corposo: i tiri totali sono stati 19 più due traverse (Kluivert e Under) che sulle fasce, tre velocità e fughe in avanti, ieri sono stati una vera e propria spina nel fianco per la difesa del Cagliari. L’ex portiere Olsen nei primi 13 minuti ha dovuto compiere ben 5 parate decisive contro una Roma indiavolata, ma come sempre succede (è storia), a passare in vantaggio son i sardi con Joao Pedro non riuscendo però con il gol del vantaggio a mandare in crisi la squadra di Fonseca che dopo nemmeno un minuto, pareggia i conti con Kalinic che insacca di testa a porta vuota. Per il giallorosso è il riscatto dopo più di un anno (non segnava dal  16 gennaio 2019) e non contento di questo, si concede un bis al 41 esimo anche perché il Cagliari non riusciva più ad uscire dalla sua area. Nel secondo tempo la squadra di Maran alza il ritmo, ma sono di nuovo i giallorossi a segnare con Kluivert su passaggio di Kalinic e il 3 a 1 per gli ospiti, “sembra” mettere al sicuro il risultato. A quel punto Maran manda il campo Simeone e Pereiro e la mossa si rivela vincente: il centrocampista sardo recupera la palla a metà campo, fa 20 metri indisturbato e va ad accorciare lo svantaggio, restituendo speranza ai padroni di casa. Fortunatamente però la Roma passa ancora in vantaggio Mkhitaryan (anche lui autore di un’ottima prestazione). E’ finita? Nemmeno per sogno: Smalling allarga un braccio nell’are avversaria, Di Bello non se ne accorge ma il Var sì: rigore e gol (dopo la parata di Lopez Joao Pedro segna sulla respinta: è 3 a 4 negli ultimi minuti (6 di recupero) per non annoiarsi, con il Cagliari che si butta avanti e i giallorossi che contengono: il cuore ha retto e il match finisce finalmente con la meritata vittoria della Roma. “ Bellissima Roma, dobbiamo credere nella Champions, ma non dovevamo soffrire così”. E chi glielo spiega che “la sofferenza” nel vincere le partite fa parte da sempre, del dna dei giallorossi?

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