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BULGARIA: “GIOELLO DEI BALCANI”

AG. RF. (Viola Maria Garzoni Provenzani) 22.10.2013

“Riverflash” – Bulgaria è un paese con una cultura molto ricca e particolare, avendo delle tradizioni e stile di vita diversissimo rispetto la più grande parte dell’Europa. Ci sono anche delle feste e tradizioni particolari, tipiche bulgari. Una tradizione molto particolare si chiama Kukeri, e va fatta nel periodo 25-28 di febbraio per assicurare l’arrivo della primavera. Nei villaggi rurali della Bulgaria, “il Kukeri” è un rituale mascherato importante, tramandato dai Traci. Si balla negli ultimi giorni d’inverno, appena prima che la natura ritorni alla vita. I partecipanti a questo rituale sono soltanto maschi, vestiti di indumenti fatti di pelle di pecora e con indosso maschere spaventose e “chanove” (campane di rame) appese alle proprie cinture. Ballando e cantando, cercano di spaventare e cacciar via gli spiriti maligni o i fantasmi che la gente crede siano ritornati in vita durante l’inverno. Grazie ad una preghiera al dio della natura insieme ai funzionamenti magici, cercano di ottenere un’influenza benefica sulla natura per l’aratura e la semina  per aumentare la fertilità della terra. È un folclore unico, che può essere visto soltanto in Bulgaria. La maschera tradizionale è multicolore, coperta di brandelli, nastri e nappe di lana. Anche il costume è variopinto e vivace fino alla propria immaginazione. Un’altra festa bulgara si chiama Baba Marta e si festeggia al primo di marzo .Secondo il folclore bulgaro, il mese di marzo contrassegna l’inizio della primavera e per questo il 1° marzo si festeggia la fine dell’inverno con i Martenitsi per dare il benvenuto alla stagione successiva. La tradizione vuole che in questo giorno ci si scambi gli uni gli altri dei braccialetti, collane, bamboline di lana (chiamate Pigo e Penda), definiti tutti come Martenitsi, prendendo il nome appunto da marzo. Ma sempre secondo la tradizione, il nome “Marzo” verrebbe da una vecchia signora imbronciata che cambia umore molto facilmente: Baba Marta (Nonna Marta) che influenzerebbe il tempo atmosferico. Al giorno d’oggi, si è mantenuta la tradizione di indossare i martenitsi bianchi e rossi per accondiscendere Baba Marta e avere così un tempo atmosferico più mite. Facendo ciò si spera nell’arrivo della primavera il più presto possibile. Una volta che si hanno questi simboli, che si possono mettere ai polsi o sui vestiti, li si indossa fino a quando non si vede la prima cicogna, simbolo dell’arrivo effettivo della primavera.

Il 15 giugno in Bulgaria viene celebrato Vidovden, il giorno di Vida la quale porta la grandine sulla terra. Vidovden è il giorno in cui a ognuno verrà chiesto di essere responsabile per i suoi atti, è il giorno del regolamento dei conti con se stessi. Pertanto in Bulgaria esiste il detto “verrà il giorno di Vida, Vidovden”, il giorno in cui si vedrà quali sono i peccati di ognuno. Questo giorno viene celebrato perché Dio non veda i peccati umani e Vida non porti la grandine nei campi. Secondo le usanze popolari, in questo giorno non si lavora affinché Dio non si arrabbi. Nelle regioni della Bulgaria Sudorientale la gente si alza di primo mattino per vedere l’alba e quelli che hanno visto il primo raggio del sole saranno sani ed allegri. Il 15 giugno in Bulgaria viene celebrato Vidovden, il giorno di Vida la quale porta la grandine sulla terra. Vidovden è il giorno in cui a ognuno verrà chiesto di essere responsabile per i suoi atti, è il giorno del regolamento dei conti con se stessi. Pertanto in Bulgaria esiste il detto “verrà il giorno di Vida, Vidovden”, il giorno in cui si vedrà quali sono i peccati di ognuno. Questo giorno viene celebrato perché Dio non veda i peccati umani e Vida non porti la grandine nei campi. Secondo le usanze popolari, in questo giorno non si lavora affinché Dio non si arrabbi. Nelle regioni della Bulgaria Sudorientale la gente si alza di primo mattino per vedere l’alba e quelli che hanno visto il primo raggio del sole saranno sani ed allegri. Tanti gli eventi che interessano la Bulgaria durante l’anno, ma ve ne sono quattro che hanno superato i confini nazionali e sono conosciuti e apprezzati pure all’estero. Vediamo quali sono:

  • Trifon Zarezan: è la festa      del vino ed ha luogo durante la “Giornata dei Viticoltori”. In fondo, si      tratta di un buon augurio per la vendemmia. Ha origini antiche e risale ai      tempi dei traci, un antico popolo stanziato nell’estremità sud-orientale      della penisola balcanica.
  • Ladouvane: letteralmente significa      “cantare per gli anelli” ed è un evento dedicato a tutte le donne nubili      in cerca di marito. Viene celebrata in due periodi molto diversi dell’anno      in due aree del Paese. Il primo gennaio e durante il solstizio d’estate.
  • Festival delle rose, Kazanlûk. La Bulgaria      controlla il 70 per cento del mercato mondiale dell’essenza      di rosa. E’ un modo per rendere omaggio a tale fiore, simbolo di      bellezza e la manifestazione prende il via la prima domenica di giugno.
  • Finto Natale: nel      periodo del comunismo, i bulgari non potevano celebrare il Natale,      ma hanno trovato una originale ed efficace soluzione per risolvere. Creare      una festa non religiosa il giorno dopo.

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