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BRUXELLES, RILASCIATO CHEFFOU: NON E’ LUI L’UOMO CON IL CAPPELLO CHE SI VEDE NEL FILMATO

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AG.RF.(redazione).29.03.2016

“riverflash” – Le telecamere di sorveglianza dell’aeroporto Zaventem di Bruxelles, hanno ripreso un uomo con il cappello, accanto ai kamikaze, ma Fayçal Cheffou, inizialmente arrestato, è stato rilasciato per mancanza di prove. Dunque il giornalista free lance era stato incriminato (ma i capi d’accusa rimangono), per partecipazione ad attività terroristiche, omicidio e tentato omicidio terrorista.  Queste sono le notizie giunte dalla procura belga, che ha confermato gli arresti per altri tre terroristi, fermati nei raid di giovedì scorso a Bruxelles e ad Anversa. Ed è ancora caccia aperta per trovare il “famoso” terrorista con il cappello, quello appunto che compare nel video, che è sospettato di aver commesso l’attentato all’aeroporto di Zaventem martedì, 22 marzo 2016. Gli inquirenti hanno postato un video sul proprio sito chiedendo a tutti di informare nel caso in cui venga riconosciuto. Nei giorni scorsi, i media avevano identificato l’uomo con il giornalista freelance Faycal Cheffou, tra gli arrestati giovedì scorso. Nel filmato, che dura 32 secondi, si vede chiaramente “l’uomo con il cappello”, camminare a fianco dei due altri sospetti kamikaze, spingere il carrello dei bagagli, pochi attimi prima delle esplosioni. L’attentatore della metro di Bruxelles, Khalid El Bakraoui, invece, ha usato l’identità dell’ex calciatore dell’Inter Ibrahim Maaroufi per affittare un appartamento divenuto un covo del commando delle stragi di Parigi e alcune fonti riportano che lo stesso, sia transitato dall’Italia a luglio del 2015, prima di raggiungere Atene. Poco più di un mese dopo, il 3 settembre, come si legge in una nota della procura belga, El Bakraoui ha affittato per la durata di un anno un appartamento in Rue de Fort a Charleroi sotto un falso nome, quello di Ibrahim Maaroufi, nato a Bruxelles il 18 gennaio 1989. Il 9 dicembre dello scorso anno la polizia belga ha effettuato una perquisizione. Nell’abitazione gli agenti non hanno trovato nè armi nè esplosivo, ma le impronte digitali della mente delle stragi in Francia Abaaoud e di Bilal Hadfi, il giovane terrorista che si è fatto esplodere a Parigi all’esterno dello Stade de France. Maaroufi, calciatore belga naturalizzato marocchino, dal 1 dicembre 2015 è in forza al Fc Schaerbeek la squadra del quartiere in cui vivevano i fratelli El Bakraoui. Ha disputato due stagioni all’Inter con cui ha collezionato 6 presenze tra coppa Italia e serie A. Infine, su un autobus di Bruxelles, sono stati trovati due guanti, ambedue per la mano destra e potrebbe trattarsi dei “compagni” di quelli usati all’aeroporto di Zaventem, martedì 22 marzo e gli inquirenti stanno lavorando per capire se sono stati abbandonati sull’autobus dal terzo attentatore, quello appunto con il cappello, che si vede nei filmati delle telecamere di sicurezza. Nel frattempo sono morte altre 4 persone ferite nell’attentato e così il bilancio sale a 35 vittime, di cui solo 28 sono state identificate: 15 sono stati i morti all’aeroporto e 13 alla metro di Maelbeek.

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