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BRUCE WILLIS IN “FIRE WITH FIRE”, ovvero niente di nuovo sotto il sole

22693_ppl(riverflsh) – Che David Barrett abbia una lunga esperienza nella coreografia dei films d’azione, è indubbia, che questo film sia un suo “capolavoro”, come ci è capitato di leggere ed ascoltare, non esageriamo proprio. “Fire With Fire”, in uscita dal 9 maggio, è un Action Movie come ne abbiamo visti tanti. Una specie di “occhio per occhio” ecc… Che vede coinvolto un pompiere, Jeremy Coleman (Josh Duhamel), testimone di un efferato omicidio, commesso da un “improbabile” capo, Neil Hagan (Vincent D’Onofrio, “Full Metal Jacket”) di una gang “maledetta” che vuole prendere il territorio di un’altra banda. Per tenerlo vivo fino al processo, viene inserito nel programma di protezione testimoni, aiutato dal tenete di polizia Mike Cella (Bruce Willis), il quale ha anche un conto in sospeso con lo stesso pazzo psicopatico (aveva ucciso il suo compagno di lavoro, insieme alla moglie), il quale, neanche fosse il più celebre “capo mafioso” di tutti i tempi, riesce a scoprire la nuova identità del pompiere e cerca di ucciderlo insieme all’agente che lo ha in custodia, Talia Durham (interpretato dalla bella Rosario Dawson), che nel frattempo ha una relazione d’amore con lo stesso vigile del fuoco, e che viene ferita dai killer mandati dal pazzo e nazista Hagan.c_Fire-with-Fire_articolo2

Comprendendo che non può essere protetto abbastanza, e deciso a salvare il suo amore, Jeremy decide di sfuggire alla protezione, per farsi giustizia da solo, aiutato dal tenente Cella. Nascerà così una situazione in cui ad ogni azione violente, corrisponderà una altrettanta reazione. Insomma niente di nuovo.

Non ne siamo rimasti colpiti particolarmente, se non per la buona distribuzione di azione e violenza, il personaggio più che mai “crudo” di Vincent D’Onofrio che riesce a tratti anche a far paura, ma risulta un pò fuori dalle righe e la spettacolare scena finale, forse la più azzeccata, che si svolge tutta frà le fiamme. Bruce Willis appare quasi “frustrato” nell’interpretazione del personaggio, quasi avesse capito che non può più avere le parti, come quella interpretata da Duhamel (che comunque non fà nulla per farsi ricordare), e questo lo si intuisce, quasi si fosse a teatro (c’è con il fisico ma non con la testa).download (13)download (14)

“Ho voluto costruire il set come se fosse un parco dei divertimenti – ha dichiarato David Barrett – con la possibilità di girare contemporaneamente la scena dell’incendio e le altre, tenendo gli attori sul set e consentendo una ventilazione che di solito non puoi permetterti quando giri questo genere di film. Ho voluto costruire il set dell’incendio in modo da farlo respirare, tenendo il fumo il più lontano possibile per essere nelle condizioni di girare altre scene contemporaneamente. Avrei potuto girare qualsiasi sequenza nel finale e bloccare le riprese, quindi ho progettato il set attorno a questa idea”.c_Fire-with-Fire_articolo3-2

Se non siete esigenti e vi sapete accontentare, troverete questo lungometraggio piacevole. Buona visione.

Andrea “lobo” Cesari-(AG-RF)-13.05.2013

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