BOTTA E RISPOSTA TRA DI MAIO E RENZI SUL «SALVA BERLUSCONI»

AG.RF 10.01.2015 (ore 20:10)

(riverflash) – Lilli Gruber ha ospitato nella trasmissione «Otto e Mezzo» su La7 il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio giovedì 8 gennaio e il premier Matteo Renzi venerdì 9 gennaio. Botta e risposta a distanza. Matteo Renzi si è confrontato ieri con la conduttrice Lilli Gruber sul contestato articolo 19 bis, ribattezzato “Salva Berlusconi”, che aveva fatto scoppiare la polemica in quanto consentirebbe a Berlusconi di cambiare il suo destino giudiziario.  “Come vi è venuto in mente di depenalizzare una frode, oltretutto una frode fiscale?”, ha chiesto la conduttrice a Renzi, che ha risposto: “Lei ieri ha ospitato Luigi Di Maio, eletto vicepresidente della Camera anche con i voti del PD, e ha detto: ‘il decreto fiscale mi fa rabbia perché per salvare Berlusconi e pochi altri l’Italia perderà 16 miliardi’. Questa affermazione è falsa, attraverso la proposta di legge, che noi abbiamo ritirato onde evitare polemiche in questo mese, non soltanto non darebbe 16 miliardi di introiti, ma darebbe 16 miliardi per due”.

Non ha tardato ad arrivare la replica di Luigi Di Maio, che dalla sua pagina Facebook ha invitato il premier a dimostrare che quello che aveva detto non è vero: “Mi dicono che il Presidente del Consiglio mi abbia dato del bugiardo nella trasmissione di stasera (venerdì 9 gennaio, ndr) di Lilli Gruber su La7. Io ieri (giovedì 8 gennaio, ndr) nella stessa trasmissione avevo riportato i dati della Presidente dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi (renziana) che sostiene che il decreto sul fisco voluto da Renzi e contenete la norma “Salva Berlusconi”, faccia perdere allo Stato entrate per 16 miliardi. Lui dice che non è vero. Lo sfido a dimostrare a me e a tutti gli altri cittadini italiani, che il decreto da lui voluto non farà perdere 16 miliardi di euro allo Stato“.

Di Maio ha anche rilanciato un articolo in cui si spiega che l’Agenzia delle Entrate, guidata dalla fedelissima di Matteo Renzi Rossella Orlandi, ha preparato un report che rivela come la norma “rischia di sottrarre alle casse dell’Erario almeno 16 miliardi di euro“, si tratterebbe di un “danno all’Erario di rilevante gravità”, dato che “viene inibito il potere di contrastare efficacemente le forme più insidiose di frode fiscale“.

Fonte: tzetze