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BONAVENTURA (MILAN): DA PICCOLO GUARDAVO I GIOCATORI CREATIVI CON IL NUMERO 10

bonaventura milanAG.RF 12.09.2014 (ore 11:09)

(riverflash) – San Severino Marche, sede di un’antica università, è la città marchigiana dove è nato nel 1989 Giacomo Bonaventura, detto Jack. Il giocatore si è trasferito al Milan nelle ultime ore di mercato, quasi al suono della sirena che chiude la campagna trasferimenti. Un altro colpaccio di Adriano Galliani, che si è autodefinito specializzato a colpire nei «3 giorni del condor», quando è iniziato il conto alla rovescia per chiudere le trattative o rimandare tutto a gennaio. Bonaventura racconta così il suo passaggio in rossonero: “L’ultima giornata di mercato è stata così intensa: alle tre sembrava che dovessi andare all’Inter poi è spuntato il Verona, poi ancora l’Inter, poi pensavo di restare all’Atalanta, ma alle 20.30 sono venuti i dirigenti dell’Atalanta a dirmi che dovevo andare da Adriano Galliani; è stato surreale, ma c’è stato il lieto fine”.

In primavera si era parlato di un interessamento della Lazio. Al momento della firma Jack aveva le lacrime agli occhi, forse per lo stress, ma ci ha messo poco a sentirli felice del suo nuovo club: “È stato fino ad ora tutto positivo, è un ambiente fantastico mi hanno accolto tutti molto bene, qualcuno lo conoscevo già, anche da avversario. Il mio obiettivo principale è di mettermi a disposizione della squadra per raggiungere gli obiettivi, cercherò di dare il meglio, di essere d’aiuto alla squadra. Diciamo che dal centrocampo in su potrei giocare sia mezzala sia esterno d’attacco, nel 4-4-2 ho fatto l’esterno a sinistra, penso che con le mie caratteristiche con il 4-3-3 possa fare l’esterno o la mezzala come ho dettoHo avuto una bellissima impressione del mister e dello staff sono contenuto che Mister Inzaghi mi abbia voluto qui, se sono al Milan comunque devo anche ringraziare l’Atalanta. Sono molto felice di essere rimasto in Italia, vuol dire che anche per i giovani italiani c’è speranza di rimanere qui, e come ha detto Conte, la Nazionale è aperta a tutti e se farò bene potrei anche andare in Nazionale. Andare agli Europei sarebbe un sogno”.

Bonaventura potrebbe indossare in azzurro la mitica maglia numero 10, indossata da campioni quali Rivera, Baggio, Totti e Del Piero: “Da piccolo guardavo tutti i giocatori creativi, i numeri dieci, il calcio è anche fatica e sacrificio bisogna anche saper giocare per la squadra, ma mi ispiravo ai giocatori fantasiosi, stavo attaccato alla tv per vedere Rui Costa. Adesso ci aspetta un mese di grandi partite e grandi emozioni, sono molto contento di quello che sto vivendo e spero di fare il meglio possibile. I miei gol all’Inter sono un buon biglietto da visita. Spero di segnarne ancora, che so che i tifosi ci tengono molto al derby. Fisicamente sto bene, ho fatto un pre campionato moto bello all’Atalanta, sono in forma”.

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