Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

BOLDRINI – MOVIMENTO 5STELLE: POLEMICHE SENZA FINE

Camera del Lavoro, convegno sul tema La violenza sulle donne e un emergenza, l'immagine e il potere, istituzioni e media verso il cambiamento. Con Susanna Camusso e il presidente della Camera Laura Boldrini.

AG.RF.(MP).04.02. 2014.(ore 5.52)

“riverflash” – Nonostante gli inviti a moderare i toni, arrivati da più parti, la polemica tra il presidente della Camera, Laura Boldrini e il M5S, non sembra volersi placare e “la Presidente” arriva addirittura a parlare di “pestaggio mediatico” attraverso il web che viene utilizzato in modo violento; “il movimento di Grillo è un movimento eversivo e non ci può essere tolleranza verso persone che si comportano in questo modo”, difendendo se stessa ed esprimendo anche solidarietà alle ultime vicende che hanno coinvolto Daria Bignardi, “colpevole” di aver fatto domande ad Alessandro di Battista sui trascorsi politici fascisti di suo padre. Domande alle quali prontamente viene replicato nel blog di Grillo: le allusioni sono  per Adriano Sofri (condannato a 22 anni di carcere con il sospetto di essere stato il mandante dell’omicidio Calabresi e scarcerato nel 2012 per decorrenza di termini), il “suocero” di Daria Bignardi, avendo essa sposato il figlio: “com’è aver sposato il figlio di un assassino e come si sente suo figlio a scuola, avendo un nonno che ha frequentato il carcere per 22 anni?” Sono stati questi alcuni dei pesanti insulti provenienti dal responsabile della Comunicazione del Movimento, Claudio Messora, che ha aggiunto anche un altro pesante insulto alla Boldrini, poiché nel blog del M5S è apparso anche un tweett a firma della Boldrini che parla di “affermazioni a sfondo sessista e potenziali stupratori”, al quale è stato risposto: “in ogni caso tu non corri alcun rischio”. Evidentemente poi, il responsabile della comunicazione, deve essersi reso conto di aver un “pochino” esagerato, chiedendo scusa, anche se le parole pesano ancora come macigni, tanto che dallo staff del presidente della Camera, che ha violentemente respinto l’accusa di essere stata lei a tweettare la frase, vuole ora spiegazioni in merito a tutta la vicenda, chiedendo spiegazioni circa le fonti dalle quali sono arrivate le frasi “incriminate”. Non è certo un bel modo di fare comunicazione questo, si tratta di un atto grave e in questo caso, stupisce che il responsabile della comunicazione non abbia controllato ed eventualmente “bloccato”, frasi di questo tipo, che nulla hanno a che fare con eventuali critiche costruttive e travisano non poco il concetto di democrazia.

 

 

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*