2 Mar 2015
“riverflash” – Non ci sono vie di mezzo: con i moderati di Area popolare o con l’estremismo fascio-leghista che ieri si è radunato sabato in piazza del Popolo a Roma. E’ questo il monito rivolto a Silvio Berlusconi, “invitato” ora a scegliere tra i due schieramenti, secondo quanto annunciato dal presidente dei senatori Renato Schifani, in previsione delle elezioni regionali di Veneto e Campania. Mentre l’ex premier tace sulla questione, Raffaele Fitto pone l’accento sulla necessaria distinzione tra ceto medio ed estrema destra: “E’ evidente che Salvini ha scelto toni, forme e compagnie (e anche alcuni contenuti) che lo spingono molto a destra, in una posizione estrema e non maggioritaria. Ed è altrettanto evidente che tocca a noi fare il resto del lavoro, e cioè rivolgerci al ceto medio, agli artigiani, ai commercianti, alle partite iva, ai lavoratori autonomi (oltre che ai pensionati e alla parte più dinamica del pubblico impiego) con argomenti più liberali e più costruttivi. La nostra azione come ‘ricostruttori’’ serve esattamente a questo”. Tutto ciò accade nel momento in cui Matteo Salvini ribadisce di voler parlare di contenuti e vuole assolutamente capire se Fi condivide le proposte della Lega: “Se non le condividono peggio per loro…”. Attualmente la necessità è comunque, al di la delle affermazioni, quella di creare un nuovo centrodestra compatto, così come ha spiegato Maurizio Gasparri: “La manifestazione organizzata in piazza del Popolo da Salvini, ha sicuramente avuto un forte impatto, ma oggi occorre fare i conti con la realtà politica.
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