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BEPPE GRILLO CONTRO IL PORTAVOCE DELLA COMUNITA’ EBRAICA: “E’ STUPIDO E IGNORANTE”

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AG.RF.(MP).16.04.2014

“riverflash” – Ieri Beppe Grillo è tornato a parlare, in conferenza stampa, a seguito dell’indignazione suscitata presso la comunità ebraica a seguito del post “ispirato” alla Shoah, parafrasando una frase di Primo Levi, come “scusa” per scagliarsi contro Renzi e il governo: “ non avete capito, non c’era nulla di offensivo e non ho mancato di rispetto a nessuno”. Non chiede scusa e non fa passi indietro dunque, il leader del Movimento 5Stelle, anzi rincara la dose affermando: “la comunità ebraica dovrebbe cambiare comunicatore: è stupido e ignorante”. Sono parole “pesanti” quelle pronunciate da Grillo, ma perfettamente nel suo stile, quello che fin dall’inizio lo hanno caratterizzato come leader che non scende a patti con nessuno e va dritto per la sua strada, criticando tutto e tutti, giornalisti e stampa in primis. Un’altra stoccata in conferenza, va dritta ad Equitalia: “Questo Paese sta franando nella sua matrice di democrazia e di governabilità. Equitalia è un rapporto criminogeno che ha lo Stato che non esiste più con i cittadini, è un rapporto che deve essere cambiato, un rapporto che non può funzionare solo con una lettera; Equitalia abolita per una questione di giustizia”. Insomma, ce n’è un po’ per tutti e anche per il presidente della Camera, Laura Boldrini, che viene definita “dilettante allo sbaraglio” e per l’affidamento di Silvio Berlusconi ai servizi sociali: “ è stato interdetto dai pubblici uffici ma viene ricevuto dal presidente della Repubblica; adesso dovrà andare mezza giornata ai servizi sociali, per avere evaso centinaia di milioni; non c’è che dire, conviene e lo dico a tutti: evadete milioni, se poi la pena è una mezza giornata a settimana ai servizi sociali è un bell’investimento”. E non sono mancate ovviamente le critiche in merito al patto che l’ex cavaliere ha stretto con il presidente del Consiglio Renzi, per avviare le riforme: “hanno fatto una legge elettorale vergognosa con un condannato e ora non vogliono più quella legge perché si sono accorti che avvantaggerebbe noi….”. E ancora: “ se si legge bene la legge, si capisce che le province non sono state abolite”. E infine parlando di Renzi, Grillo spiega come il Parlamento sia diventato ridicolo con un “pagliaccetto (Renzi) messo lì che fa tutto entro il 25 di maggio e gli 80 euro non sono altro un voto di scambio”. Ma egli è convinto che la fatidica data del 25 maggio, sarà quella in cui il Paese cambierà: “ abbiamo messo in Parlamento persone perbene e persone così non le hanno mai viste in questo Paese”.  

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