14 Nov 2013
BELGIO, GIEL 15 ANNI, DECIDE DI TRASFERIRSI IN INDIA PER FARE IL MONACO TIBETANO
BRUXELLES (RIVER FLASH)- Fa discutere in Belgio il caso di Giel, 15enne fiammingo cui il Tribunale ha vietato di trasferirsi in India per farsi monaco tibetano. Il ragazzo è stato bloccato dalle autorità all’aeroporto di Bruxelles, mentre si stava imbarcando per Nuova Delhi. I magistrati vogliono verificare se la sua sia vera “vocazione” oppure se alla base della sua scelta radicale ci sia una qualche costrizione da parte della madre. Secondo uno zio, infatti, sarebbe stata la donna ha manipolare la fragile mente dell’adolescente inducendolo a prendere i voti dell’ordine buddista rinunciando a una vita da normale teen-ager occidentale.
Stando alla denuncia presentata dal parente al Tribunale dei Minori di Gand, infatti, Giel avrebbe sinora condotto una vita completamente isolata, in un rapporto simbiotico con la madre che lo ha iniziato sin da piccolo alle religioni orientali. Al punto che lo stesso familiare afferma che non ha più potuto incontrare il nipote per anni. Stando al progetto originario, il giovane avrebbe dovuto lasciare il Belgio da solo, per recarsi nel convento di Jonang Takten Phuntsok Choeling a Sanjauli, nel Nord dell’India, vicino al confine con il Tibet, ai piedi dell’Himalaya a 2.400 metri di altezza. Lì avrebbe dovuto trascorrere almeno 15 anni: i primi tre per imparare il tibetano, e gli altri 12 per seguire il percorso spirituale e di studi per divenire maestro buddista.
Quanto a Giel, il giovane non sembra intenzionato, almeno per il momento a cambiare idea. Dopo essere stato bloccato dalla giustizia belga, ha infatti espresso il desiderio che la vicenda si concluda presto, per poter “partire il prima possibile”.