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ASSENZA PER MALATTIA: IN ARRIVO LE NUOVE REGOLE PER DIPENDENTI PUBBLICI E PRIVATI

imagesAG.RF.(MP).25.11.2014

“riverflash”  – L’Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale), ha emanato le nuove regole per l’invio a domicilio del medico fiscale, che rimarranno valide per tutto il 2015. La verifica delle condizioni di salute dei dipendenti pubblici e privati, che si assentano dal lavoro per malattia, spetta com’è noto all’Inps  e il controllo avviene tramite l’invio a domicilio del medico fiscale. C’è una fascia oraria in cui gli Ispettori possono recarsi a casa dei “malati”, si tratta di orari prefissati che vanno rispettati ovviamente, anche dai dipendenti. Gli orari possono variare a seconda delle diverse categorie di appartenenza. Ma quali sono le regole da rispettare per i dipendenti statali e pubblici? Gli statali devono essere reperibili 7 giorni su 7, ivi compresi i giorni non lavorativi, festivi, prefestivi e weekend. Le fasce orarie di riferimento sono le seguenti:
– dalle ore 9.00 alle ore 13.00 – dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e in tali orari, devono rimanere presso la residenza indicata nella documentazione medica di malattia e attendere la visita del medico fiscale inviata dal datore di lavoro o dall’Inps. Sono esclusi dal vincolo di reperibilità, tutti colore che si assentano per 1) malattie di una certa entità di cui necessitano cure salvavita 2) Infortuni di lavoro 3) Patologie documentate e identificate le cause di servizio 4) Quadri morbosi inerenti alla circostanza di menomazione attestata 5) Gestazione a rischio e anche tutti coloro che hanno già effettuato la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato. Per quanto riguarda i dipendenti privati, l’obbligo di reperibilità, è ugualmente di 7 su 7, ma cambiano le fasce orarie: dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 17:00 alle ore 19:00, mentre permane l’obbligo di presenza nella residenza indicata sulla documentazione e le esenzioni previste per i lavoratori pubblici. E qual è invece il compito del medico fiscale? Egli ha l’obbligo di verificare le condizioni fisiche del soggetto e di analizzare la patologia riportata all’interno del documento di malattia. In caso di necessità, potrà protrarre la diagnosi di 48 ore. Dopo aver accertato la diagnosi potrà, se necessario, variarla e sollecitare il dipende a sottoporsi ad un controllo specialistico. Infine, nel caso in cui, al momento della visita fiscale, il lavoratore non si trovasse all’interno della residenza segnalata sprovvisto di motivazione, perde il diritto al 100% retribuzione per i primi 10 giorni di malattia. Per i giorni seguenti invece la retribuzione scenderà al 50%. Il dipendente avrà inoltre 15 giorni di tempo per comprovare la propria assenza ed evitare la detrazione dallo stipendio. Nel corso del periodo di assenza per malattia, la retribuzione scenderà progressivamente, in base alle seguenti fasce: – dall’inizio della malattia e fino al nono mese (incluso) la retribuzione sarà del 100% – dal 10° mese fino ad un anno di assenza la retribuzione sarà del 90%, – dal 13° al 18° mese, la retribuzione sarà pari al 50%.

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