Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

ASSALTO ALLA RECINZIONE SPAGNOLA: 8OO SFONDANO IL MURO – 602 ENTRANO DOPO UN DURO SCONTRO CON LA POLIZIA

 (AG.RF).redazione.27.07.2018

“riverflash” – Uno scontro violentissimo presso il muro spagnolo di Ceuta, dove 800 migranti, hanno scavalcato la doppia recinzione di sette metri di altezza e ingaggiato una battaglia con la polizia marocchina e la Guardia Civil spagnola. 600 di essi sono riusciti ad entrare in Spagna, ci sono stati 132 feriti e si è trattato del più grande sconfinamento da febbraio del 2017. Gli agenti, quattro dei quali sono stati ricoverati in ospedale, sono rimasti feriti anche dai pali usati dai migranti per divellere il filo spinato e anche da pietre e calce viva che sono state lanciate contro di loro, provocando in alcuni problemi respiratori. Chi è riuscito a scavalcare la barriera – 592 secondo la Croce Rossa – si è diretto immediatamente al centro locale per l’accoglienza che già ospita 600 persone, ben oltre la sua capacità massima di posti letto. Ma la situazione è drammatica perché i centri di accoglienza lungo la fascia mediterranea andalusa sono tutti completi. A Cadice, Malaga, Tarifa, Algeciras, vengono aperti centri sportivi e padiglioni comunali per accogliere i migranti subsahariani e nord-africani. Tutto ciò con con l’Andalusia che ormai parla di situazione «al collasso». Dopo la chiusura dei porti italiani e maltesi alle navi delle ong, la Spagna del nuovo premier socialista Pedro Sanchez è vista come la terra di approdo più facile ed è diventato il paese Ue con più arrivi, 18.653 via mare dall’inizio dell’anno al 18 luglio, contro 17.838 in Italia e 14.490 in Grecia. La situazione in Spagna dunque, comincia a diventare preoccupante, anche se al momento, il governo Sanchez, non ha annunciato misure restrittive. Tuttavia, dalla provincia sud andalusa, dove arriva l’80% dei migranti via mare, il sindaco di Algeciras José Ignacio Landaluce avverte: “lo stretto di Gibilterra sta diventando «la nuova Lampedusa»: la capacità di accoglienza è al limite e se il ritmo di crescita degli arrivi si mantiene, la situazione sarà difficile da reggere”.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*