2 Ago 2013
ASILO RUSSO A SNOWDEN, A RISCHIO VERTICE 2+2 USA – RUSSIA
AG RF FT 02.08.2013
MOSCA (RIVER FLASH) – La prima conseguenza dell’inasprirsi delle tensioni diplomatiche tra Usa e Russia, dopo l’asilo temporaneo concesso da Mosca a Edward Snowden, potrebbe essere l’annullamento del vertice dei ministri degli Esteri e Difesa, prevista per la prossima settimana, e il vertice dei rispettivi capi di Stato, in programma a settembre nella capitale russa.
La pensano così alcuni esperti intervistati da Interfax, secondo i quali è improbabile, però, che le ritorsioni vadano oltre il livello diplomatico, portando a un serio peggioramento delle relazioni bilaterali. “Per quanto riguarda l’incontro nel formato “2+2″ che deve tenersi la prossima settimana, con ogni probabilità si dovrà annullare, in quanto gli animi saranno ancora riscaldati sulla questione Snowden e il suo asilo”, ha dichiarato Fiodor Lukyanov, capo del Consiglio per la politica estera e la Difesa. Sul vertice tra Barack Obama e Vladimir Putin, previsto a Mosca alla vigilia del vertice G20 del 5-6 settembre a San Pietroburgo, già nei giorni scorsi era stata ventilata da Washington l’ipotesi di un annullamento, come rappresaglia al sostegno alla talpa del Datagate. “Se ne è già parlato e ora tornare indietro è molto difficile, ha aggiunto Lukyanov, se nessuno ritirera’ l’asilo a Snowden, allora e’ piuttosto improbabile che Obama venga in Russia”.
Per l’analista, da parte degli Usa, che, a suo dire, tengono più di Mosca a una buona cooperazione economica, non ci saranno altre particolari ritorsioni. Unico ulteriore provvedimento potrebbe essere l’estensione della Lista Magnitsky, con la quale Washington ha già preso misure restrittive verso i funzionari russi, ritenuti colpevoli di violazioni di diritti umani. Sia Lukyanov, che il politologo Serghei Karaganov, hanno concordato sul fatto che Obama non boicotterà il G20 di Pietroburgo, perchè sarebbe un “insulto” non solo verso il Paese ospitante, ma anche verso gli altri partecipanti. “Gli Usa, fa notare infine Karaganov, hanno bisogno di liberarsi, in modo indolore, di alcuni obblighi in campo internazionale, ereditati dalla precedente amministrazione, e per fare questo hanno bisogno di collaborare con la Russia”.