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AS ROMA: LA LOGICA CONCLUSIONE DI UN’ANNATA DA DIMENTICARE

roma-calcio[1]“riverflash” – “Era già tutto previsto” recita una famosissima canzone del grande Riccardo Cocciante; è sì, i tifosi della Roma probabilmente si aspettavano una simile conclusione per la loro squadra del cuore “un annata da dimenticare” che troppo poche soddisfazioni ha portato ai loro “meravigliosi” supporters. Erano tutti lì ieri allo Stadio Olimpico, molto prima dell’apertura dei cancelli per gridare a gran voce il loro amore per la squadra e quale occasione migliore se non quella di ieri per riscattare una stagione “mediocre”?. Partiti dunque pieni di speranze, i tifosi romanisti sono usciti dallo stadio in serata “disperati” perché quella di ieri avrebbe dovuto rappresentare per loro la serata del “riscatto”, quello di una stagione iniziata male e finita peggio, perché nel calcio, questo strano gioco dove la palla rotonda può far cambiare un risultato in un secondo, non c’è cosa peggiore della delusione e questo sentimento ieri, non ha risparmiato veramente nessuno dei romanisti. “Basta con una squadra di ‘laziali’” è stato questo il commento che maggiormente si sentiva ieri tra i romanisti, confermato da qualche fischio a fine partita a dimostrazione del fatto che in questa società ora qualcosa deve davvero cambiare. I dirigenti della Roma non sembrano proprio essere “immacolati” in questa situazione: prima hanno provato ad ingaggiare Vincenzo Montella alla guida della Roma, un romanista doc, un ragazzo giovane ma già formato e determinato, che ha portato la Fiorentina (squadra da lui egregiamente allenata dopo il mancato accordo con la Roma) ai vertici della classifica, conquistando un posto in Europa e di fatto sfiorando un piazzamento in Coppa dei Campioni. Poi c’è stato Zdenek Zeman, l’entusiasmo, il bel calcio, la voglia di vincere che non è bastata però, visto che Franco Baldini e Walter Sabatini, rispettivamente Ds e Dg, della Roma, gli hanno dato “il benservito”, senza nemmeno provare a fargli finire il campionato (onore che è invece stato accordato a Louis Enrique l’anno precedente); infine Aurelio Andreazzoli, il vice di Luciano Spalletti, quello che, conoscendo il “modulo” a memoria, avrebbe dovuto risollevare le sorti della Roma. Ed ecco allora che dopo una “magra” soddisfazione (la Roma è finita in campionato un punto sopra alla Lazio), nel momento in cui avrebbe potuto esserci il grande riscatto (conquistare la Coppa Italia per la Roma avrebbe significato non solo la soddisfazione di una vittoria nel derby contro la Lazio, che manca da due anni, ma anche un posto in Europa e la conquista della prima stessa d’argento per i 10 titoli vinti in Coppa Italia), è arrivata invece la grande delusione, quella che scotta, quella che per i tifosi non sarà facile dimenticare. Di chi la colpa? Forse a questo punto non è poi così difficile intuirlo: la Roma è una squadra forte, importante, titolata e ha dalla sua parte un pubblico “meraviglioso” che nessun altro club possiede e merita molto ma molto di più…. Qualcuno ha sicuramente sbagliato…. E generalmente chi sbaglia e ha una dignità….con umiltà fa un passo indietro…..

AG.RF. (MP) 27.05.2013

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